Sì, questo Totti è da Mondiale!

23/11/2009 alle 09:25.

CORSPORT (P. TORRI) - Ma uno così può davvero se­guire il prossimo Mondiale davanti al televisione? Può sul serio non vestire la maglia di una Nazionale campione del mondo che negli ultimi tempi spes­so e poco volentieri ha litigato con il gol? E si potrebbe continuare con gli interrogativi. Perché un Totti così, neppure un mese dopo l’operazione al menisco interno, non può che fare co­modo a Lippi. Che, ora, maga­ri, si arrabbierà con questo nuo­vo tormentone: associato a quel­lo su Cassano, non potrà co­munque che ac­compagnarlo nei prossimi mesi, da qui a quando di­ramerà la lista ufficiale dei ventitrè azzurri che andranno in Sudafrica per difendere quel titolo ..



Toccherà a Lippi decidere. Sapen­do, peraltro, che il numero dieci roma­nista di fatto già gli ha detto sì, «per­ché io non posso dimenticare cosa ha fatto il ct per me, dovesse chiamarmi mi sarebbe molto difficile dire di no» . Un indizio, pochi giorni fa, il ct lo ha già dato, quando ha confessato di aver scelto già sedici-diciassette giocatori che si possono conside­rare già seduti sul volo che porterà i campioni del mondo in Sudafri­ca. E, soprattutto, ha aggiunto che i dubbi maggiori per comple­tare quella lista sono relativi al reparto of­fensivo.



Dove Amauri chissà quando succederà che entrerà in possesso del nostro passaporto. Do­ve Toni sta facendo una fatica boia a tornare anche solo uno che somiglia a quello che per qualche stagione è an­dato avanti a una media di una trenti­na e passa di gol a stagione. Dove con Cassano ha già risolto il problema e speriamo che prima o dopo ci spieghi perché. Dove Quagliarella a casa sua sta facendo un po’ di fatica a essere lo stesso Quagliarella friulano. Dove Del Piero è un altro di quelli che bisogne­di rà vederà cosa farà nei prossimi mesi. , intanto, ha bussato, una, due, tre volte, fanno nove in questo campio­nato, diciannove in stagione che sareb­be un numero già importante alla fine, figurarsi adesso e con un intervento al menisco alle spalle. Uno così non può proprio stare fuori dalla Nazionale, giusto da un punto di vista romanista si potrebbe obiettare, ma questo è tut­to un altro discorso. Non può stare fuo­ri e, ci pare, che diversi suoi compagni che con lui han­no vissuto la straordinaria cavalcata in ter­ra tedesca, han­no già fatto ca­pire in maniera inequivocabile che il ritorno del numero dieci non sarebbe gradito, ma di più.



Anche per questo Lippi ci sta pen­sando. L’accordo è che una decisione definitiva sarà presa a marzo, massi­mo aprile. Bisognerà solo vedere come starà fisicamente. E se, come gli au­guriamo con tutto il cuore, starà bene, se Lippi chiamerà, andrà. Per la felici­tà pure di Ilary ( «bello un viaggetto in Sudafrica, non ci siamo mai stati» ha detto da Piero Chiambretti) che gli ha sempre consigliato di andare dove lo porta il cuore. Il cuore di un campione.