
CORSPORT (P. TORRI) - Ma uno così può davvero seguire il prossimo Mondiale davanti al televisione? Può sul serio non vestire la maglia di una Nazionale campione del mondo che negli ultimi tempi spesso e poco volentieri ha litigato con il gol? E si potrebbe continuare con gli interrogativi. Perché un Totti così, neppure un mese dopo loperazione al menisco interno, non può che fare comodo a Lippi. Che, ora, magari, si arrabbierà con questo nuovo tormentone: associato a quello su Cassano, non potrà comunque che accompagnarlo nei prossimi mesi, da qui a quando diramerà la lista ufficiale dei ventitrè azzurri che andranno in Sudafrica per difendere quel titolo ..
Toccherà a Lippi decidere. Sapendo, peraltro, che il numero dieci romanista di fatto già gli ha detto sì, «perché io non posso dimenticare cosa ha fatto il ct per me, dovesse chiamarmi mi sarebbe molto difficile dire di no» . Un indizio, pochi giorni fa, il ct lo ha già dato, quando ha confessato di aver scelto già sedici-diciassette giocatori che si possono considerare già seduti sul volo che porterà i campioni del mondo in Sudafrica. E, soprattutto, ha aggiunto che i dubbi maggiori per completare quella lista sono relativi al reparto offensivo.
Dove Amauri chissà quando succederà che entrerà in possesso del nostro passaporto. Dove Toni sta facendo una fatica boia a tornare anche solo uno che somiglia a quello che per qualche stagione è andato avanti a una media di una trentina e passa di gol a stagione. Dove con Cassano ha già risolto il problema e speriamo che prima o dopo ci spieghi perché. Dove Quagliarella a casa sua sta facendo un po di fatica a essere lo stesso Quagliarella friulano. Dove Del Piero è un altro di quelli che bisognedi rà vederà cosa farà nei prossimi mesi. Totti, intanto, ha bussato, una, due, tre volte, fanno nove in questo campionato, diciannove in stagione che sarebbe un numero già importante alla fine, figurarsi adesso e con un intervento al menisco alle spalle. Uno così non può proprio stare fuori dalla Nazionale, giusto da un punto di vista romanista si potrebbe obiettare, ma questo è tutto un altro discorso. Non può stare fuori e, ci pare, che diversi suoi compagni che con lui hanno vissuto la straordinaria cavalcata in terra tedesca, hanno già fatto capire in maniera inequivocabile che il ritorno del numero dieci non sarebbe gradito, ma di più.
Anche per questo Lippi ci sta pensando. Laccordo è che una decisione definitiva sarà presa a marzo, massimo aprile. Bisognerà solo vedere come starà fisicamente. E se, come gli auguriamo con tutto il cuore, starà bene, se Lippi chiamerà, andrà. Per la felicità pure di Ilary ( «bello un viaggetto in Sudafrica, non ci siamo mai stati» ha detto da Piero Chiambretti) che gli ha sempre consigliato di andare dove lo porta il cuore. Il cuore di un campione.