Roma, quante partite ribaltate

07/11/2009 alle 10:28.

CORSPORT (P. TORRI) - Se l’Inter, domenica sera, a San Siro, andrà in vantaggio, ri­manete tranquilli, anzi sorridete e se siete appassionati di giocate live, mettete una cosetta sulla vittoria della Roma.



Ranieri è sulla panchina della Ro­ma da tredici partite ufficiali, nove di campionato e quattro del girone di Europa League. Bene, in sette di queste tredici partite, quindi oltre il cinquanta per cento, la sua Roma è riuscita a ribaltare o a recuperare almeno il pareggio, in diversi casi (Siena, Palermo, Catania, Fulham a Londra), lo ha fatto pure negli ulti­mi minuti della gara. Cosa che può essere anche fortunata, ma quando si ripete così spesso la fortuna c’en­tra meno, ma entrano in gioco altri fattori come quelli di creder­ci a prescindere sino all’ultimo secondo di gioco, cosa che in pas­sato non è mai stata una delle caratteristi­che positive di questa Roma. Queste sette partite che hanno visto la Roma sot­to nel punteggio, si sono trasforma­te in undici punti in campionato ( vittorie sul Siena, e Bolo­gna, pareggi a Catania e Palermo) e in quattro nel girone di Europa Lea­gue (il pareggio a Londra e la vitto­ria di giovedì scorso all’Olimpico contro il Fulham). Tanta roba, in­somma, che dà dimensioni meno preoccupanti alla situazione nelle due classifiche delle competizioni in cui la Roma è impegnata (anche se quella in campionato certo non induce a ripetuti brindisi).



Nelle altre sei partite in cui la Ro­ma non è stata protagonista di recu­peri, due sono state altrettante vit­torie senza discussione (Cska e Fio­rentina), le altre quattro sono state sconfitte (Basilea, Milan, Livorno e Udinese), una di queste, con il Mi­lan, con il ribaltamento del risulta­to subìto anche per i fischi arbitra­li di Rosetti, un’altra, quella di Udi­ne, dove la Roma era riuscita a re­cuperare il primo gol di Floro Flo­res per poi arrendersi alla doppiet­ta dell’attaccante della squadra friulana.

Insomma, visti i precedenti, c’è quasi da fare il tifo, domani, a San Siro per un’Inter che vada in van­taggio. Anche se a pensarci bene...