
CORSPORT (G. D'UBALDO) - Ranieri è una furia. A Milano è sempre la stessa storia, con Milan o Inter non cambia niente. Questa volta la Roma riesce a portare via un punto, nonostante i tanti falli non puniti dallarbitro Rocchi. Cerano due espulsioni e invece lInter ha chiuso in undici. Graziati Muntari e Thiago Motta, graziato Vieira che ha spaccato la faccia a De Rossi. Ranieri quando sente che Mourinho si è lamentato dellarbitro riaccende una vecchia polemica.
E lo fa buttando benzina su un tizzone acceso: « Mourinho si lamenta sempre. La prossima volta veniamo a San Siro con una corazza, così non ci faremo male, ci hanno picchiato tanto, ci sono stati falli tattici sistematici. Loro sono grossi, potenti e prepotenti. De Rossi sarà operato e deve ringraziare Vieira. In Inghilterra per un fallo così lo buttavano fuori. Ma non cera volontarietà, lho rivisto in tv, dal campo ero coperto. Forse Daniele dovrà restare fuori tre settimane. Siamo già privi di Totti, ora di De Rossi. Mourinho dice che la Roma non ha fatto niente? Lui con i campioni di cui dispone ha fatto meno di noi. Se avesse fatto gol Vucinic allinizio, ora piangerebbe. Quando ripartivamo cera sempre il fallo sistematico, che andrebbe punito. Larbitro deve privilegiare chi cerca di giocare al calcio».
IL MESSAGGIO - Va giù pesante, Ranieri: «Cera una squadra che giocava a calcio e una che faceva falli sistematici che non ci faceva ripartire. Mi sorprende che Mourinho parli dellarbitro, non cè più religione. Se lInter ha fatto il doppio dei falli della Roma e non cè nessun espulso cè qualcosa che non torna. I contropiede non siamo riusciti a portarli e termine perché i miei giocatori sono stati atterrati, o da davanti o da dietro. Se cè una squadra che deve lamentarsi questa è la Roma».
A Mourinho deve ricordare qualcosa: «Lo metto su un piano eccezionale, lui è grandioso, la gira, la rivolta, ha sempre ragione lui, ma i fatti parlano da soli. A me sta molto simpatico, sta facendo molto bene, lui richiama molta attenzione sul calcio italiano. Lo stimo, le battute fanno parte del gioco. Dice che ho settanta anni, che ho vinto solo una coppetta, invece ne ho vinte quattro. Dimentica che gli ho fatto 12 gol al Barcellona in tre partite quando lui era il secondo».
SODDISFAZIONE - Il portoghese alla vigilia aveva considerato la Roma da scudetto: « Lui è un ottimo motivatore. Per cercare di far stare con i piedi a terra i suoi giocatori dopo la splendida vittoria di Kiev ha esaltato gli avversari. Però la Roma a San Siro ha sempre fatto belle partite e un fondo di verità le sue parole ce lavevano».
Alla fine per la Roma è arrivato comunque un punto prezioso: «Il pareggio mi soddisfa, venire a San Siro a pareggiare non è di poco conto, devo fare i complimenti ai miei ragazzi, hanno dimostrato spirito di gruppo. Loro con il rombo avevano un giocatore in più, noi dovevamo restare compatti. I giocatori hanno sempre tenuto la posizione. Nelle difficoltà la Roma si è ritrovata. Lassenza di De Rossi è stata mascherata bene, ho messo dentro due ventenni come Okaka e Faty e Tonetto da tanto tempo non giocava. La squadra è sempre stata ordinata, ha cercato di raddoppiare, non ci siamo riusciti. ma sono soddisfatto » .
Andò peggio contro il Milan, che non considera al livello del-lInter: « I rossoneri li ho affrontatI in un momento particolarissimo e resta il rammarico che avremmo dovuto chiudere la partita. Poi ci è stato negato il rigore, ma non voglio tornarci più. LInter quando gioca è una supersquadra, cambia i giocatori e ne mette altri migliori. Sembra che sia imprendibile, sta alla Juve cercare di riprenderla. Ma il campionato italiano è molto incerto».
Fa i complimenti a Menez, ancora protagonista a Milano: «Sa saltare luomo, i compagni lo cercano, anche in situazioni difficili addomestica la palla e la fa diventare giocabile. Questo è un giocatore che quando imparerà a dare via il pallone prima farà molto bene. Può fare più gol, ma io ho molta fiducia in lui » .