Roma da rincorsa

30/11/2009 alle 12:53.

EPOLIS - Meglio un’andatura regolare o a strappi? Chiedetelo alla Roma e vi risponderà senza dubbio che preferisce la prima soluzione. La preferenza nasce dall’esperienza pratica di ieri, il 2-1 di rincorsa (l’ennesima dell’era ranieriana) all’Atalanta, che potrebbe rivelarsi il punto di svolta di una stagione fin qui lunatica e vissuta pericolosamente sulle montagne russe

EPOLIS - Meglio un’andatura regolare o a strappi? Chiedetelo alla Roma e vi risponderà senza dubbio che preferisce la prima soluzione. La preferenza nasce dall’esperienza pratica di ieri, il 2-1 di rincorsa (l’ennesima dell’era ranieriana) all’Atalanta, che potrebbe rivelarsi il punto di svolta di una stagione fin qui lunatica e vissuta pericolosamente sulle montagne russe. Le capocciate di Vucinic e Perrotta, guarda caso gli stessi che salvarono la Roma col , regalano tre punti che vogliono dire dieci nelle ultime quattro gare. Una sequenza che significa il trasloco

giallorosso nella colonnina di sinistra (quella giusta) della classifica, a sei punti (neanche tantissimi) dalla . Se Parigi val bene una messa, Bergamo potrebbe valere il cambio di rotta in campionato, sempre che la Roma non venga nuovamente colpita da amnesie e crisi di


identità. Fatto sta che Ranieri, dopo aver conosciuto gli abissi, sembra esser riuscito a portare

la Roma, che forse non nuoterà ancora perfettamente e necessiterà di braccioli o ciambelle per un altro po', a galla e in acque più tranquille. La chiave della gara di ieri statutta nella differenza di passo con l’Atalanta. La banda di Antonio è andata a scatti, accelerando e frenando in continuazione senza trovare una via di mezzo. La Roma, pur non andando di certo a mille

all’ora, ha sempre mantenuto una velocità di crociera costante, risultando alla fine più compatta e affidabile. L’Atalanta, infatti, non era partita male, cavalcando le praterie lasciate sguarnite da Motta, e ha trovato il vantaggio al 13’ con lo scatenato Ceravolo. La Roma, con i tre tenori

(-Vucinic-Menez) in campo, non si è scomposta: ha tenuto comunque un’andatura regolare, sia quando gli altri rifiatavano sia quando ripartivano. Così è bastato che si svegliasse qualcuno per riacciuffare il treno della partita. Il qualcuno è stato Vucinic, che al 44' ha sfruttato un angolo telecomandato di Pizarro per prendersi la rivincita su Consigli, graziato qualche minuto prima. Una volta che il diesel giallorosso ha iniziato a girare a pieni giri, non ha alzato la velocità ma, forse intuendo che poteva pure bastare, continuato a trottare sullo stesso ritmo. Al 64’,

mentre l’Atalanta si era presa una delle sue pause, la Roma ha messo in pratica la sua intuizione: cross invitante di Vucinic, taglio da manuale di Perrotta, spizzata di testa e Consigli battuto.

Nonèmancato,comedacopione, l’assalto finale nerazzurro, ma Mexes, Juan e Julio Sergio hanno fatto un'ottima guardia. Non passa l’Atalanta coi suoi alti e bassi, passa la Roma col suo ritmo costante e la sua regolarità. Morale della favola: meglio i maratoneti giallorossi che gli staffettisti atalantini.