
CORSPORT (P. TORRI) - Avanti con il tridente. Dopo la prima contro il Bari, Claudio Ranieri sta pensando di proseguire sulla strada di una Roma che veda in campo sin dallinizio Totti, Vucinic e Menez. Pur nella consapevolezza di una certa difficoltà a trovare gli equilibri tattici giusti, non semplici, oltretutto, per una Roma che, pure nelle giornate felici, continua a prendere gol. E chiaro che la scelta del tridente è figlia legittima di un pensiero che dice allora gioco per farne uno in più piuttosto che prenderne uno in meno, ma sul problema dellassetto tattico in fase difensiva, Ranieri sta lavorando dal primo giorno ma, finora, i miglioramenti sono stati minimi...
Dando di nuovo fiducia ai tre attaccanti, peraltro visti in campo con Totti davanti, Vucinic e Menez spesso vicinissimi e sullo stesso lato del campo, Ranieri in questa settimana (ieri pomeriggio la ripresa degli allenamenti) dovrà verificare le soluzioni migliori per poter sostenere il peso delle tre punte, fermo restando che almeno due dei tre attaccanti dovranno comunque garantire un continuo lavoro di copertura in fase di non possesso palla. Già domenica scorsa, contro il Bari, Ranieri ha provato a rendere più solida la sua squadra, scegliendo di lasciare in panchina o in tribuna tutti gli esterni destri bassi che ha a disposizione (Motta, Cassetti e Cicinho), spostando il rientrante Burdisso sulla fascia destra, dando fiducia ad Andreolli come compagno di Mexes (Juan non convocato per ragioni più diplomatiche che fisiche), ordinando ai suoi giocatori, in particolare agli esterni, di non essere troppo continui in fase offensiva, tanto là davanti ci sono quei tre. Lesperimento non si può dire che sia riuscito, con Burdisso che ha confermato di trovarsi decisamente meglio al centro, con Andreolli che non è stato il miglior Andreolli soprattutto contro una squadra che gioca palla e terra, con Riise che ha limitato molto le sue proiezioni.
Ma al di là delle scelte nel reparto difensivo, gli uomini decisivi da scegliere sono i tre centrocampisti. Scelta che per ora è molto ridimensionata dallassenza di De Rossi ma che nel momento in cui il biondo tornerà a disposizione, farà nascere un interrogativo decisivo: una Roma schierata con tre punte potrà giocare con due centrocampisti come De Rossi e Pizarro, considerando pure che il cileno se viene decentrato qualcosa la perde? Limpressione è che la risposta sia negativa, soprattutto dal punto di vista dinamico e dellinterdizione, perché con tre punte, ai fianchi del centrale di centrocampo, la sensazione è che servano più due mediani di rottura che propositivi. Questione di equilibri tattici, ma che rischiano di veder sacrificato uno dei due centrali (cioè Pizarro perché ci pare difficile che, una volta recuperato, De Rossi possa finire in panchina).
Ieri, intanto, i giallorossi sono tornati ad allenarsi a eccezione di Riise (pestone a un dito del piede) e Vucinic (mal di schiena conseguenza della brutta caduta di domenica scorsa), entrambi recuperabili in vista della trasferta a Bergamo.