
CORSPORT (P. TORRI) - Siamo sul volo AZ 2037 Milano-Roma di mezzogiorno di ieri, limbarco non è ancora terminato, siamo stati tra gli ultimi a farlo dopo una mattinata trascorsa sotto la sede di Sky, periferia milanese, zona Rogoredo, con tutto il rispetto cè di meglio nella vita, mentre Claudio Ranieri e alcuni suoi giocatori stavano girando alcuni spot per la televisione di Rupert Murdoch. Lattesa è di qualche minuto.
Arrivano il tecnico della Roma, Totti, Perrotta, Pizarro. Salutiamo. Ranieri si siede dietro a noi, fila quattordici, posto D, corridoio. Inevitabile pensare subito dopo il decollo proviamo a scoprire se Ranieri ha dimenticato..
Arrivano il tecnico della Roma, Totti, Perrotta, Pizarro. Salutiamo. Ranieri si siede dietro a noi, fila quattordici, posto D, corridoio. Inevitabile pensare subito dopo il decollo proviamo a scoprire se Ranieri ha dimenticato
partita e pure dopo partita della sfida con lInter, conclusa con un botta e risposta tra i due tecnici che è stato lennesima puntata di un rapporto che ha visto più veleni che strette di mano.
Decollo, in orario e ci fa piacere. Ranieri si addormenta. Meglio, prova ad addormentarsi. Non ci permettiamo. Attendiamo. In pratica fino allatterraggio. Cappelliere che si aprono, pullmino che attende, un saluto, due chiacchiere. La conferma che Ranieri non ha dimenticato: «Era meglio se stava zitto» . Dove quello che doveva stare zitto non ci vuole Einstein per capire che è Mourinho, lo Special One che a Ranieri deve sapere poco di special.
Continua: «Nel calcio può andare bene tutto, ma non posso accettare che ci prendano in giro. Lui manda sempre qualcuno a sentire cosa dicono gli altri, poi quello torna e riferisce. Così lui arriva preparato. Non so cosa ci porti a essere così spesso di opinioni diverse, in passato non cè mai stato un episodio specifico che stia lì a spiegare questa cosa. Si vede che è così e basta. Lui è un grande allenatore, è bravissimo dal punto di vista mediatico, ma piuttosto che dire certe cose, avrebbe fatto meglio a stare in silenzio» . Le cose a cui si riferisce Ranieri sono i fischi arbitrali, anzi meglio dire i non fischi, del signor Rocchi nei novanta minuti più recupero di domenica sera a San Siro: «Non sono state fatte ammonizioni pesanti, è stato consentito di fare il fallo sistematico, una tattica che puntava a non far ripartire la nostra azione. Niente da dire su Vieira e il suo scontro con De Rossi, lho rivisto, è stato un contatto di gioco. Io non avrei detto nulla, ma quando ho sentito che lui mi accusava di aver pianto e, addirittura, che larbitro era stato troppo fiscale con tutti quei fischi, allora non potevo non dire la mia. Quello che è troppo, è troppo» .
E poi, proprio per non farsi mancare niente, unaltra stoccata, stavolta doppia, visto che ha tirato in ballo anche la sua vecchia Juventus: «Se Mourinho avesse fatto quello che ho fatto io nei due anni passati sulla panchina della Juventus, lo avreste esaltato, io invece sono stato esonerato. Lui è così anche per colpa vostra» . Dove lui avete capito da un pezzo chi è e la colpa sarebbe dei giornalisti che gli darebbero troppo retta.
Ci prendiamo pure questa colpa, meglio comunque provare a consolarsi. E Ranieri lo ha fatto ripensando alla sua Roma che ha visto in campo a San Siro, rimaneggiata è dire poco, ma in grado di far maturare un pensiero positivo per il prossimo futuro: «Abbiamo fatto bene, i ragazzi hanno dato tutto, è così che li voglio vedere. Anche se devo dire che si fa bene solo quando si portano a casa i tre punti. La mia ambizione è riportare la Roma tra le prime quattro. Cercheremo di costruire questo sogno. La classifica è corta, ora noi siamo in un limbo. Ma è anche vero che in questo campionato bastano due vittorie consecutive per dare un altro senso alla classifica. Dopo la sosta mi auguro di riavere Totti, perlomeno in panchina, meglio se in campo. E un vero peccato linfortunio di De Rossi. Vedremo se pure per lui sarà possibile riaverlo dopo lo stop del campionato» .