Ranieri: «Ai tifosi chiedo: dateci una mano»

01/11/2009 alle 11:25.

CORSPORT (P. TORRI) - «Aiutateci» . Il giorno do­po una notte piuttosto agitata, po­polata di cretini che, in due mo­menti diversi, hanno lanciato bombe carta e fumogeni all’inter­no di Trigoria dove la Roma è in ritiro francescano dal rientro di Udine, Claudio Ranieri chiede ai tifosi, all’ambiente, alla squadra, di diventare una cosa sola. Per andare, oggi pomeriggio, al­l’Olimpico, oltre l’ostacolo Bolo­gna. Che in altri tempi non sareb­be stato un ostacolo così insor­montabile, ma che invece adesso rischia di essere un Everest per una Roma reduce da tre sconfit­te consecutive, con una classifi­ca che..


Del resto, Ranieri è romano e romanista, come tiene sempre a sottolineare, chi meglio di lui può capire e ridimensionare gli ec­cessi della capitale? « Ai tifosi chiedo di starci vicino. Aiutateci a fare di più. Da tifoso, contro il , andrei allo stadio da in­cazzato ( testuale - n.d. r.) perché vorrei di più, ma consapevole che la squadra sta facendo molto, pur sbagliando. Manca serenità. Vor­rei che oggi la Roma fosse come una famiglia. Tutti insieme. Non vorrei tornare a esempi inglesi, ma una volta andai a giocare l’ul­tima giornata con il Chelsea sul campo di una squadra già retro­cessa ( Manchester - n.d. r.), i loro tifosi erano in piedi ad ap­plaudire per l’impegno che ci avevano messo. A me vengono ancora i brividi. Con questo non voglio dire che ci devono applau­dire, ma che ci diano una mano a stare meglio, io da tifoso incazza­to farei così. Mi aspetto un Bolo­gna chiuso nella sua metà cam­po, punterà sul contropiede, con tutto il rispetto per il Livorno, co­me individualità è migliore il Bo­logna, non sarà facile, ma io con­to sulla Roma » .


Nel sabato del volemose bene come sarebbe giusto che fosse durante i novanta minuti di par­tita in un Olimpico che si annun­cia sempre più deserto e inviperi­to, Ranieri ha voluto anche schie­rarsi al fianco della sua squadra, sottolineando pure come la Roma sia la sua squadra: « Lo è da cin­quantotto anni, da sempre. Sape­vo venendo qui che non sarebbe stato facile, ma non mi smonto, vedo lo spogliatoio sano, sereno con ragazzi che vogliono uscire al più presto da questa situazio­ne. Sono fiducioso. Se analizzia­mo le ultime tre partite, a Milano e Udine non abbiamo fatto male, abbiamo creato tanto senza con­cretizzare, è uno dei due proble­mi che abbiamo, l’altro è che i gol li becchiamo, mi rendo conto che non è poco, ma io resto fiducioso. In certe situazioni si potrebbe ti­rare fuori anche la sfortuna, io non lo faccio, ma non mi arrendo e penso positivo. Doni sta bene. Capitelo, pure Buffon dopo sei mesi d’assenza per un po’ non è stato Buffon e lui è il numero uno al mondo. Menez ha risolto i pro­blemi. Baptista non ha i novanta minuti. Vucinic? Se avessi quat­tro attaccanti come li avevo alla , lo metterei in panchi­na, qui non posso, va in campo e spero che i tifosi gli siano vicini » . A proposito di . Ranie­ri aveva detto che Stankovic, quando era sulla panchina bian­conera, non era arrivato perché non voluto dai tifosi, Blanc gli aveva risposto cortesemente di farsi gli affari suoi, ieri terza puntata e non ci pare l’ultima:


« Blanc stia tranquillo, sono stato zitto per due anni, se parlassi avrei tanto da dire» . Aspettiamo, fiduciosi, un po’ come per la Ro­ma.