IL ROMANISTA (D. GALLI) - Mancano 40 giorni a gennaio, quando riaprirà un mercato nel quale si spera che la Roma possa essere, almeno stavolta, protagonista. Toni, van Nistelrooy, Zigic, Jovanovic, Pavlyuchenko. Nomi, nomi, nomi, alcuni altisonanti, altri meno. Arriverà qualcuno di questi? «Non possiamo fare acquisti di primissimo livello, ma possiamo fare mercato » ha detto venerdì Rosella Sensi. Ma aldilà della difficoltà di capire se nellelenco appena fatto ce ne sia qualcuno che possa essere considerato tale, bisognerà fare i conti (in tutti i sensi) con quello che a Trigoria ci si ritroverà in cassa. Poco, probabilmente. A meno che non si ipotizzi uno scambio con qualche giocatore non ritenuto..
In questa ottica un colpo alle speranze dei tifosi romanisti è arrivato ieri dalle parole di Harry Redknapp, tecnico del Tottenham, la formazione in cui milita Roman Pavlyuchenko, che ha fatto capire che il club non ha nessuna intenzione di svendere il giocatore. Che, dal canto suo, vorrebbe a tutti i costi lasciare gli Spurs dove
non riesce a trovare spazio. Redknapp è stato chiaro: «Toccherà al presidente decidere, ma non è un giocatore che vogliamo perdere. Roman vuole giocare con regolarità ma fin qui è stato difficile perché gli altri
attaccanti stanno andando alla grande. Ci sono state molte voci, ma noi siamo contenti di lui. Se non è contento e se qualcuno è disposto a pagare la cifra giusta, allora qualcosa potrebbe anche accadere, ma non lo lasceremo andare via a poco prezzo». Il prezzo sale, dunque. La richiesta a questo punto dovrebbe aggirarsi attorno ai 16 milioni di euro, ovvero quanto pagato lo scorso anno dal Tottenham per prelevarlo dallo Spartak Mosca. Troppi per poter pensare ad una cessione in casa romanista in grado di raggiungere quella cifra.
E sembra complicarsi anche la strada che porta a Ruud van Nistelrooy. Per avere lolandese a Trigoria si dovrebbe puntare su una strategia diversa, quella del prestito. Soluzione che permetterebbe al Real Madrid di risparmiare qualche euro, al giocatore di trovare minuti e visibilità nellanno del Mondiale e alla Roma di avere a disposizione un giocatore (infortuni a parte) di livello assoluto. Il problema è che lattaccante fa gola a tanti, compreso il Psv Eindhoven. Il club della Philips sarebbe ben contento di riabbracciarlo e lui di tornare a vestire la maglia con la quale si è affermato prima del grande salto verso il Manchester United. Tra il 1998 e il 2001, ad Eindhoven, van Nistelrooy realizzò 62 gol in 67 partite. A 33 anni un ritorno a casa potrebbe essere una grossa tentazione.




