Okaka: «Quanto me lo sono sudato questo gol»

06/11/2009 alle 09:23.

GASPORT (G. GREISON) - È il giorno del Novello. La stappatura stagionale tanto attesa. Si tratta di vini rossi, pregiati, corposi: è necessario lasciarli decantare. Giusto me­tà tempo di una partita di pallo­ne. Roma-Fulham, per la preci­sione. La prima bottiglia giova­ne, di vino fresco, vivace, ha il nome di Okaka scritto sopra. È lui, infatti, che chiude il risulta­to, 2-1: gol di testa, e monta­gnetta dei compagni sopra di lui. All'uscita dallo spogliatoio, è sereno: «Sono molto conten­to della mia rete. E' stato un gol che ho sudato tanto, importan­te per tutti. Ma siccome sono giovane, devo dimostrare anco­ra tanto. Polemico? No, solo un dato di fatto. Ho segnato anche altre volte, ma sono sempre in discussione: il fatto di proveni­re..

Lucidità Continua, Okaka, vor­rebbe parlare tutta la sera della sua prestazione. «Nel primo tempo, qualche difficoltà: era un pò che non giocavo, dovevo carburare. Dopo la loro espul­sione c'è stata la svolta. I miei compagni mi vogliono bene, mi hanno aiutato. E sono an­che contento dell’appoggio dell'allenatore». Poi, altre stap­pature stagionali. I cibi, con cui accompagnare questi vini ros­si, devono essere brasati, o car­ni eleganti. Esce Taddei, e com­menta la gara degli inglesi: «So­no stati bravi, ci hanno dato del filo da torcere all'inizio. Abbia­mo dovuto recuperare un gol, ma questa è una situazione che ci capita spesso ormai. I tifosi? Posso contestarci, è giusto che lo fanno quando giochiamo ma­le, loro ci seguono ovunque, hanno tutto il diritto di dire quello che vogliono».



Grinta Esultare, giusto, pensan­do ai prossimi mesi. Come ri­corda Baptista: «Tre punti im­portanti, ma non finisce qui la nostra risalita. Dobbiamo pen­sare all’Inter. Io sto bene, era un po’ di tempo che non gioca­vo, devo trovare la condizione. Questa che stiamo percorren­do è la strada giusta per vince­re anche a Milano». Poi, esce Ri­ise, ha un piatto di pasta in ma­no, piselli e ragù, che mangia al volo, prima di salire sul pull­man. Il Novello che ha il suo no­me è un rosso ad alta gradazio­ne, non va lasciato solo, come il suo gol. Bello pensare che quella di stasera è solo una pri­ma degustazione stagionale.