GASPORT (M. CECCHINI) - Impressioni? La disoccupazione ha i suoi lati negativi («a fine mese non si prende lo stipendio»), ma Luciano Spalletti sembra più pacificato rispetto agli anni di stress giallorosso. Le idee chiare, però, ci sono tutte, senza reticenze. A partire dalla Roma per arrivare allItalia e al campionato. Estratti golosi: 1) «Se ricapitasse di tornare ad allenare la Roma mi farebbe grande piacere». 2) «Sono pronto a guidare una Nazionale, anche quella italiana». 3) «Mourinho è un bel domatore, ma è irrispettoso». 4) «Lo Zenit Pietroburgo? Proposta interessante, vedremo». Insomma, giudizi sinceri, venuti fuori grazie alliniziativa tra Peroni..
Basta minacce Cominciamo dalla Roma. «Si esagera con le contestazioni dice Spalletti . Cè esasperazione. Si vuole la vittoria e basta. Il calcio è un gioco, Gli agguati, le bombe e le minacce non le vogliamo. Bisogna smetterla. Ciclo finito? Le parole che hanno detto Totti e Perrotta sono state travisate. Loro erano molto dispiaciuti. Con Francesco e Simone ci siamo risentiti al telefono e il rapporto va avanti. Totti in azzurro? Purtroppo i guai fisici non gli permettono di esprimere le sue potenzialità, ma lItalia può fare anche a meno di lui. La Roma? Può darsi che avesse bisogno di una mano diversa rispetto alla mia. Ho visto che non riuscivo a incidere come negli anni passati e ho dato la possibilità a un altro di poter far esprimere la Roma in tutto il suo potenziale. Conosco Ranieri, Montali, Conti. Se li lascerete lavorare sono professionisti capaci. Ognuno ha i suoi credo. Penso che se una squadra gioca meglio, ottiene più facilmente i suoi risultati».
Italia & Inter Sul ruolo di c.t. (anche estero) poi dice: «È unaspirazione di tutti quelli che fanno il mio lavoro. Penso di essere pronto, ma ora cè Lippi che è il numero uno degli allenatori». E Mourinho? «È un bel domatore: crea tensione e attenzione per sfruttare al meglio gli episodi che fanno girare la partita. In quello è il più bravo. Spesso la sua Inter ha giocato peggio dellavversario ma ha vinto cogliendo quegli episodi. Il campionato comunque non è chiuso, ci sarà un momento in cui subirà anche lInter. Succede a tutte le squadre. Questa non è la fuga determinante». Idee chiare, appunto. Bentornato Spalletti.