CORSPORT (G. D'UBALDO) - Per la settima volta in rimonta. E il marchio di fabbrica della Roma di Claudio Ranieri. I giallorossi allungano la serie positiva (tre vittorie e un pareggio) e vedono la zona Champions, oggi a sole tre lunghezze di distacco. Ranieri è soddisfatto, può prendere atto dei progressi della squadra, ma non si entusiasma troppo: «Questi sono tre punti importanti, lAtalanta veniva dalla sconfitta in Coppa Italia con il Lumezzane, volevano reagire, sono partiti a spron battuto, ma credo che noi abbiamo meritato questa vittoria. Volevamo cominciare bene questa settimana, che proseguirà giovedì con una partita non decisiva ma molto importante con il Basilea e poi cè il derby...
Vucinic è stato decisivo. Ha firmato il gol del pareggio e ha fornito lassist per il raddoppio di Perrotta. Ranieri lo ha difeso dalla critiche quando le cose per il montenegrino non andavano bene:
«I giocatori bravi sono importanti, danno qualcosa in più. Forse alcuni non hanno continuità, sta allallenatore capire i momenti ed eventualmente cambiarli. Prima Vucinic andava supportato per fargli raggiungere la condizione, quando ci regala queste perle va benissimo. Quando hai giocatori come lui ti devi sempre aspettare qualche magia. Ha disputato una gara notevole. Gol, assist, spirito di sacrificio. E questo quello che voglio da tutti» .
Tre punti importanti per la classifica, ma Ranieri frena lentusiasmo:
« Dobbiamo lavorare tanto, andiamo avanti così, ma ci sono dei meccanismi che non sono ancora ben registrati. Ancora incontriamo difficoltà nella fase difensiva e continuiamo a concedere gol che sono evitabilissimi » .
Un aspetto che Ranieri deve migliorare ancora: «Visto che prendiamo sempre gol non è difficile individuare il nostro punto debole, non ci vuole la palla di cristallo » .
Guai a volare alto. Ranieri viene dalla scuola di Mazzone: «Non possiamo sognare perchè non sento ancora la squadra che voglio io. Non mi piace illudere i tifosi, solo lavorando possiamo riportare la Roma nelle posizioni che le competono. Con il mio arrivo è cambiata la mentalità. Lho detto ai giocatori, mi interessa lo spirito, prima del risultato. E ho aggiunto che contro lAtalanta se abbiamo più tecnica dobbiamo sfruttarla solo dopo aver lottato. Ho cercato di dare autostima ai giocatori e di farli lottare. Perchè questa è la prima cosa che chiede il tifoso » .
La Juve va peggio di quando cera Ranieri in panchina. Non raccoglie lassist: «Io sono lallenatore della Roma e penso solo alla Roma. Dico che solo lInter può perdere lo scudetto. E basta. Sono contento della prestazione dei ragazzi, non era facile venire a vincere qui. Volevamo dimostrare che siamo in un buon momento. Mi è piaciuto lo spirito di reazione e il carattere della squadra » .
Un riferimento alla Juventus lo fa. Quando parla dei portieri: «Questo è un ruolo particolare, il portiere deve sentire la fiducia dei compagni, dellallenatore e dei tifosi. Anche alla Juve quando è tornato Buffon ci ha messo tempo a ritrovare la forma e alla fine ho pagato io...» .
Ha insistito con una Roma offensiva. Ancora di più rispetto allesperimento attuato con il Bari. In difesa cera un esterno che spingeva come Motta e nel finale ha inserito Baptista al posto di Perrotta, finendo come aveva cominciato, con tre attaccanti: «Davanti abbiamo giocatori importanti, che hanno qualità. Quando stanno bene è giusto puntare su di loro » .
La difesa continua a prendere gol. Nonostante ieri avesse tutti i giocatori a disposizione: « Non è una questione di uomini, ma di attenzione. Lazione del gol dellAtalanta era sorella delle occasioni che abbiamo concesso al Bari...» .
E ora sotto con il derby, questo conosciuto: « Lho vissuto da giocatore nella Primavera e nella De Martino. E una bellissima emozione, una partita a sè, non centra niente il campionato. E una stracittadina piena di fascino, ma ora pensiamo al Basilea. Non lo dico per schermare il derby, mi sarebbe piaciuto pensare subito alla Lazio, ma in Europa League se perdiamo siamo fuori, per noi è importante vincere e andare avanti. Il derby è una partita speciale, cè lo sfottò prima, dopo e durante. La Lazio che sembra in crisi mi preoccupa, non esiste classifica, il derby fa storia a sè, lo abbiamo visto nella stracittadina di Genova, con il Genoa che ha vinto pur non essendo favorito. Nel derby si creano motivazioni straordinarie » .