Lippi: caro Totti, gioca perchè poi..

27/11/2009 alle 12:16.

IL ROMANISTA - Sembrano due adolescenti innamorati alle primissime cotte alle prese con messaggi d’amore, dico, non dico, ma faccio capire e ancora promesse, attestati di stima e paroline dolci pronunciate anche a distanza. Manca solo di vedere Marcello Lippi e Francesco Totti ritratti in una vignetta di Peynet per rendere il quadro completo, ma alla fine, seppur e sasperando il concetto e ovviamente scherzandoci sopra, la situazione è proprio questa e la domanda è sempre la solita: il Capitano della Roma prenderà parte alla comitiva azzurra che difenderà il titolo mondiale in Sudafrica?

Tutto lascia intendere che sarà così anche se la parola finale spetterà al Dieci che però già da tempo ha fatto dichiarazioni abbastanza allusive al suo rientro in Nazionale. Dal canto suo il ct azzurro è rimasto colpito più che positivamente dal rientro in campo del giocatore e ad una tripletta subito dopo un’operazione chirurgica ha risposto con una frase ad effetto all’Espresso in edicola proprio oggi. «Noi ci stimiamo reciprocamente, la cosa importante, ora, è che giochi con serenità».

Leggendo tra le righe è come se Lippi stesse ribadendo il fatto che non c’è nessun bisogno di una chiamata preventiva, di un avvertimento a rendersi disponibile. No, equivale quasi a dire che i due sono già ampiamente d’accordo e basta solamente uno schioccare di dita da parte del ct che il capitano fa la valigia e parte. Insomma, c’è da scommettere che se il rendimento sarà quello della partita contro il Bari, con un dosaggio oculato delle forze, ai Mondali sudafricani, una maglia sarà sicuramente la sua.

Intanto suda e si allena, il tridente gli piace e si è ampiamente capito, il morale è alto anche perché lui già sa che per il rinnovo del contratto ormai è tutto praticamente fatto, le firme sono state messe e il futuro in giallorosso è messo in cassaforte. Per l’annuncio ufficiale c’è solo da attendere la prossima riunione del Cda della Roma che dovrà deliberare sul nuovo contratto. Un atto formale dopo il quale anche il popolo giallorosso potrà cominciare a fare festa per l’unica, indiscutibile e ultima bandiera del calcio italiano.