CORSPORT (P. GUADAGNO) - Dodici febbraio 2005. E' la data dell'ultima sconfitta della Roma a San Siro, in campionato. Da quella stagione in poi, la squadra giallorossa ha raccolto prima 2 vittorie e poi 2 pareggi. Insomma, la tradizione ultimamente sembra essere positiva, anche se, nel frattempo, si sono moltiplicati pure gli scontri diretti in Supercoppa e Coppa Italia e, in quegli ambiti, il bilancio si ribalta completamente (6 sconfitte e 1 solo successo, nelle sfide extraserie A). Ma stasera sarà campionato, quindi la banda di Ranieri può presentarsi con fiducia all'appuntamento del Meazza...
PAREGGI CON POLEMICHE - Quasi 5 anni fa, fu Sinisa Mihajlovic a schiantare, praticamente da solo, la squadra giallorossa, grazie alla specialità della casa, ovvero i calci di punizione: uno a metà primo tempo e l'altro nel finale, per chiudere la pratica. Dopo quell'ultima delusione, come anticipato, è arrivata prima una doppia gioia (3-2 il 26 ottobre 2005 e 31 il 18 aprile 2007) e poi un doppio pareggio (1-1 il 27 febbraio 2008 e 3-3 il 1° marzo 2009), risultati entrambi macchiati da una serie di polemiche, scatenate dalle sviste arbitrali che la Roma ha dovuto subire. Nella stagione 2007/08, con il duello tra nerazzurri e giallorossi che stava per entrare nel vivo, grazie alla prepotente rimonta degli uomini allenati allora da Spalletti, l'Inter rimediò il pareggio nel finale, grazie a una conclusione dal limite di capitan Zanetti che si infilò in mezzo a mille gambe.
Pochi minuti prima, però, c'era stata l'affrettata espulsione di Mexes (secondo giallo inesistente) che aveva rimesso le squadre in parità di uomini, dopo che l'interista Maxwell aveva dovuto abbandonare il campo per infortunio, a sostituzioni già esaurite. L'anno scorso, invece, ad accendere la mischia fu un rigore fasullo su Balotelli, che permise ai nerazzurri di accorciare le distanze (da 1-3 a 2-3), per poi raggiungere il pareggio con Crespo. Supermario, inoltre, aggiunse un altro fastidioso carico, mostrando la lingua ai tifosi giallorossi dopo aver trasformato la massima punizione.
QUANTE PRODEZZE - Stasera, a San Siro, come nella stagione passata mancherà Francesco Totti. Un'assenza pesante a priori, ma ancora di più tenendo conto delle prodezze firmate dal capitano giallorosso nello stadio milanese. La più entusiasmante fu quella dell'ottobre del 2005, quando beffò Julio Cesar con un dolce, ma spietato, pallonetto, che colse il portiere brasiliano fuori posizione. In più occasioni, peraltro, il numero uno nerazzurro ha indicato proprio in quella magia la rete più bella incassata in carriera. Si trattava della rete del 2-0, dopo il vantaggio firmato da Montella. Totti aggiunse a un primo tempo di per sé straordinario anche la trasformazione di un calcio di rigore, che poi si rivelò determinante per il risultato visto che per poco l'Inter con completò una clamorosa rimonta. Nel 2007, invece, proprio la sfida con i giallorossi poteva consegnare matematicamente lo scudetto ai nerazzurri, ma solo in caso di vittoria. Niente da fare, invece. Nonostante un altro rigore inventato, infatti, la Roma riuscì a rinviare i festeggiamenti degli avversari, prima con una stoccata di Perrotta e, poi, dopo il penalty del temporaneo pareggio, con i sigilli del solito Totti e di Cassetti.