La Roma al decollo. Montali punta al +20

22/11/2009 alle 10:23.

GASPORT (M. CECCHINI) - È stato un sovrano del volley, poi si è rimesso in gioco. Il fatto è che il calcio mastica tutti ed ha lo sberleffo pronto anche per i potenti. Per questo Gian Paolo Montali, dopo aver lasciato la Juventus per non aver trovato «la chimica giusta con Blanc» (come ha detto a «Il Corriere della Sera»), è sbarca­to in una Roma disincantata, una città che — sulla sponda la­ziale — negli anni passati ha messo ai margini anche Julio Velasco dagli «occhi di tigre».
Niente paura Montali però sa tutto e, dinanzi alle ironie sul suo (presunto) ruolo di ottimiz­zatore, guarda avanti. Non è un caso, in fondo, che in una chiac­chierata fatta ieri sul piazzale di Trigoria abbia tirato fuori una citazione cinematografica che rivela il suo spirito. Ricorda­te «Qualcuno volò sul nido del cuculo» di Milos Forman? Be’ ad un cert..

Niente paura Montali però sa tutto e, dinanzi alle ironie sul suo (presunto) ruolo di ottimiz­zatore, guarda avanti. Non è un caso, in fondo, che in una chiac­chierata fatta ieri sul piazzale di Trigoria abbia tirato fuori una citazione cinematografica che rivela il suo spirito. Ricorda­te «Qualcuno volò sul nido del cuculo» di Milos Forman? Be’ ad un certo punto Patrick Mc- Murphy, interpretato da Jack Nicholson, fallisce l’impresa di sradicare un tronco d’albero. I suoi compagni lo prendono in giro, ma lui replica: «Io almeno ci ho provato». Ecco, Montali ha questo spirito, e vorrebbe che la Roma avesse la grinta di quel McMurphy, perché a volte i tronchi si sradicano. Per que­sto, su un foglio di carta, giove­dì ha disegnato una tabella-ri­monta per i prossimi due mesi. Una marcia da 20 punti in 8 par­tite: 6 da vincere — a partire da oggi col Bari — e due da pareg­giare (in trasferta con Sampdo­ria e Cagliari). Le previsioni del coordinatore tecnico si ferma­no alla . Non crediamo per rispetto al suo passato (in fon­do anche al «suo» Parma non vengono fatti sconti), piuttosto per l’innata prudenza che la Si­gnora incute soprattutto in tra­sferta.

Spietati In attesa dei biancone­ri, però, Montali chiede alla Ro­ma «due mesi spietati», conditi ovviamente anche dal passag­gio del turno in Europa League e la vittoria negli ottavi di Cop­pa Italia. Scarabocchi su un fo­glio? Non proprio, tant’è che la firma in fondo a destra pare un sigillo di fiducia, ma da ex timo­niere della panchina sa bene co­me l’ambiente abbia bisogno di essere galvanizzato. I problemi societari? «Tutto vero, ma ricor­date che la domenica bisogna giocare» era il mantra ripetuto più volte prima e dopo che la presidente Rosella Sensi ester­nasse la sua rabbia. Da recluso volontario nell’isola di Trigo­ria, la sua tabella è un messag­gio in una bottiglia lanciata nel­l’oceano delle polemiche. Forse qualcuno la raccoglierà. E chis­sà che da oggi non provi a sradi­care tronchi.