
CORSPORT (P. TORRI) - Questione brasiliana. Doni e Cicinho su tutti, al punto che qualcuno aveva ipotizzato un doppio caso che, nel prossimo mercato di gennaio, avrebbe potuto portare a un doppio addio in notevole anticipo sulla scadenza naturale dei rispettivi contratti. Del resto, Doni domenica scorsa ha preso atto di essere stato retrocesso nel ruolo di secondo portiere e Cicinho di essere la quarta scelta nel suo ruolo di esterno basso destro, finendo in tribuna. La reazione dei due giocatori non è che fosse stata sorrisi e pacche sulle spalle, come peraltro ci sembra giusto che sia. Cicinho, dopo aver saputo che non sarebbe andato neppure in panchina, ha preferito tornare a casa, Doni ha deciso di non fare il ..
Per tagliare comunque la testa al toro, ieri pomeriggio, il coordinatore tecnico della Roma, Gian Paolo Montali, ha voluto parlare personalmente con entrambi i giocatori. Un colloquio che è stato definito «sereno e costruttivo» , in cui sia Doni che Cicinho hanno manifestato la ferma intenzione di riconquistarsi un posto nella formazione titolare. Cosa che ha fatto un grande piacere a Gian Paolo Montali che, da uomo di sport qual è, oltretutto uomo di sport vincente, conosce molto bene certe dinamiche, consapevole che può costituire soltanto un vantaggio quello di avere a disposizione « giocatori che hanno fame » e, pure, che la concorrenza allinterno di una squadra, in qualsiasi sport, sia un elemento fondamentale per poter ambire a costanti miglioramenti.
Per ora, insomma, nè Doni nè Cicinho hanno fatto richieste di essere ceduti. Cosa, tra laltro, che ieri ha confermato anche il procuratore di Doni, Ovidio Colucci, in unintervista rilasciata al sito laroma24: « Doni è un professionista serio. Lallenatore è giusto faccia le sue scelte e vanno rispettate. Lha presa bene, è tranquillo e cercherà in tutti i modi di tornare ad essere il titolare. E' consapevole che ciò sarà possibile solo con il massimo impegno. Si sente sereno. Questi momenti ci sono nella carriera di qualsiasi uomo. Quando arrivano si deve lavorare sodo per migliorare. La gente giudica, è normale, ma ciò che conta è fare le cose secondo coscienza. Doni non vuole andare via dalla Roma, me lo ha ribadito anche nei giorni scorsi. Non è sua intenzione andarsene e la priorità è la Roma, ha un contratto e lo onorerà sino in fondo » .