La banca in pressing ma la disputa sarà devoluta a un arbitrato

20/11/2009 alle 10:17.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Unicredit non replica al con­trattacco di Rosella Sensi, ma fa sape­re che andrà avanti per la strada intra­presa. Intanto i legali di Italpetroli so­no al lavoro. Dal Tribunale, sezione de­creti ingiuntivi, presidente titolare Ge­rardi, secondo indiscrezioni risulta che anche gli altri sette decreti ingiuntivi, dopo i primi sei, siano stati rigettati per incompetenza da un altro giudice. Nel patto parasociale firmato dai rap­presentanti di Italpetroli e da quelli di Unicredit, era stata inserita la clauso­la arbitrale, che Unicredit ha disatteso, presentando la richiesta dei decreti in­giuntivi

Il collegio difensivo di Italpetroli, formato dal professor Gambino e dall’avvo­ , ha già no­minato l’ar­bitro, nella persona del professor Vaccarella. Il Tribuna­le avrebbe accolto in modo inte­grale l’ec­cezione dei legali di Italpetroli.



Adesso la questione deve essere devoluta a un arbitra­to. Italpe­troli, che con i decre­ti ingiuntivi era stata messa al­l’angolo, ora adirà le vie legali per il risarcimento dei danni subìti.

La strategia di Unicredit ha subìto una brusca virata. Dopo i decreti in­giuntivi richiesti a settembre, la scor­sa settimana ha impugnato il bilancio. La causa di impugnazione di un bilan­cio richiede tre anni, si andrà a finire nel 2014. In Tribunale non ha fatto pia­cere vedere che un atto riservato è sta­to reso pubblico.



LA TUTELA - Il coordinatore generale Gian Paolo Montali, presente con gli altri dirigenti alla riunione di ieri, ha preso la parola dopo l’intervento del presidente Rosella Sensi per protegge­re la squadra in un momento come questo: «Non dimentichiamo che il no­stro core business è la squadra e di­cembre sarà un mese chiave per la A.S. Roma. Noi saremo vicini, i gioca­tori non devono avere alibi. La squa­dra deve restare lucida, per cercare di fare un mese in modo spietato. Sono i giocatori la cartina di tornasole della società».