Il pianto di Nela, l’affetto di Totti

13/11/2009 alle 09:21.

GASPORT - Il pianto di Sebino Nela. La chiesa di San Roberto Bellar­mino piena di personaggi della Roma di oggi e di ieri, di amici e di gente comune. I tifosi. Il ri­cordo di chi ha voluto bene ad una donna che ha lasciato il se­gno per classe e discrezione. L’ultimo saluto a Flora Viola, ce­lebrato da don Fortunato, il cap­pellano della Roma, è stato un momento di grande emozione. I tre figli, Riccardo, Ettore e Fe­derica, sono rimasti colpiti dal­l’onda di affetto di questi gior­ni. «Mi ha telefonato persino Carlo Ancelotti dall’Inghilterra — racconta Riccardo Viola —. Non lo sentivo da dieci anni, mi ha fatto davvero piacere». La La­zio ha inviato i fiori, c’era anche una persona perbene come Feli­ce Pulici. Della «vecchia» Roma c’erano Bruno Conti, Desideri, Tempestilli, Spinosi, il dottor ..

«Mi ha telefonato persino Carlo dall’Inghilterra — racconta Riccardo Viola —. Non lo sentivo da dieci anni, mi ha fatto davvero piacere». La La­zio ha inviato i fiori, c’era anche una persona perbene come Feli­ce Pulici. Della «vecchia» Roma c’erano Bruno Conti, Desideri, Tempestilli, Spinosi, il dottor Alicicco. ù

C’era anche una Roma più antica, con Losi e Guarnac­ci. La famiglia Tancredi era rap­presentata dalla moglie Danie­la. Di quella attuale, Rosella Sensi, Maria Sensi, Brighi, An­tunes e , che, commosso, alla famiglia Viola ha detto: «Ero molto affeziona­to alla signora Flora». Le lacri­me di Sebino hanno chiuso la giornata: «È finita la favola». Una favola bellissima: la Roma di una generazione.