
GASPORT (S. BOLDRINI) - Milano da segnare. Lo stadio Meazza è unoasi felice, per John Arne Riise: il difensore della Roma ha segnato i suoi primi gol in giallorosso proprio a San Siro. Il primo allInter, il 1˚ marzo 2009, nel rocambolesco 3-3 che fece litigare Mourinho e Spalletti. Riise segnò sfruttando unindecisione tra Julio Cesar e Maicon, infilando il pallone nella rete della porta sotto al settore popolato dai tifosi romanisti. Il secondo arrivò il 24 maggio 2009, penultima giornata di campionato, nella domenica delladdio di Paolo Maldini. La Roma vinse 3-2: Riise fece gol su punizione, la sua specialità...
Totti a Milano Riise sbarca al Meazza sulla scia di una settimana positiva. Giovedì ha segnato al Fulham, nel tormentato 2-1 che ha rilanciato la Roma nel girone E di Europa League. Dopo il gol, con una sassata di sinistro, il pubblico ha invocato più volte il suo nome. In una stagione difficile, Riise è uno dei pochi a non essere stato coinvolto nelle contestazioni. Riise non ha il piede di velluto, non è un fuoriclasse, non è perfetto nelle chiusure difensive, ma guida sempre il gruppo in allenamento, dà il meglio di sé in partita ed è un professionista esemplare. Undici Riise in una squadra possono spaccare il mondo. E lo crede anche capitan Totti, che oggi sarà a Milano, visto che domani è atteso (insieme a dei compagni) per girare un spot Sky. Sarà al Meazza a tifare.
La stagione Ma torniamo a Riise, che non era partito bene. In estate. Spalletti lo aveva fatto fuori a Genova e il norvegese aveva accusato il colpo. Ranieri lo mandò in panchina a Siena, nella prima partita del nuovo corso, ma proprio linserimento del norvegese permise allallenatore di San Saba di vincere la gara. Unaltra sassata su punizione consegnò alla Roma il 2-1. Riise è un uomo vero. Gli avversari lo rispettano e gli amici lo adorano. È un giocatore corretto e leale.
Il carattere È uno che ti dice in faccia quello che pensa, non è un ruffiano, non fa lincantatore di serpenti: si allena, gioca e sparisce. La sua storia di calciatore cominciò ad Hessa, in un campetto sormontato da una montagna, Sukkertoppen, a 10 km dalla sua Alesund. Da Sukkertoppen al Meazza: bastano partenza ed arrivo per capire questa storia.
Il norvegese è uno dei pochi risparmiati dalla contestazione. La sua storia cominciò in un campetto sotto una montagna