CORSPORT (P. TORRI) - Confessiamo. Nellintervallo, insieme a un collega, in tribuna stampa avevamo ironizzato sui primi quarantacinque minuti di Stefano Okaka. Come stopper è stato perfetto, la reciproca battuta per provare pure a sdrammatizzare il momento di grande difficoltà che stava vivendo la Roma, in quel momento con un piede fuori dallEuropa. Una battuta figlia legittima di quella respinta (in fuorigioco) su un tiro a botta sicura di sicuro e pure di un colpo di testa a spazzare larea del Fulham. Come è giusto che sia, la ripresa ci ha punito, al minuto trentuno della ripresa, cross di Taddei, capocciatona di Stefano Okaka, battuto Schwarzer, il portiere australiano ..
Gol che può avere una pesantezza determinante nel cammino europeo dei giallorossi, il primo era stato quello dapertura ai bulgari del Cska Sofia, il secondo in questa Europa League del ragazzo nato a Castiglion del lago, cresciuto nel settore giovanile, venti anni appena compiuti, esperienze in prestito a Modena e Brescia prima di tornare a Trigoria per provare a coprire quel buco del centravanti con certe caratteristiche che in casa giallorossa manca dai tempi di Gabriel Omar Batistuta.
Un gol che ha sbloccato Okaka: « Sono felice per questo gol, ci voleva. Sono felice soprattutto per la Roma, perché è stata una rete che ci ha consentito di vincere la partita e rilanciarci nel girone di Europa League. Noi in questa coppa vogliamo andare avanti, ci teniamo, il sogno è di arrivare in fondo. Ora siamo messi benino in classifica, non è ancora fatta, ma penso che sarà sufficiente vincere una delle due prossime partite per andare avanti. Primi o secondi in questo momento mi interessa poco, limportante sarà continuare la nostra avventura in coppa» .
Non è stata una bella Roma, neppure quella di ieri sera. Ancora una volta è stata una Roma andata sotto nel punteggio nel corso di un primo tempo giocato tra il male e il malissimo, poi la reazione nella ripresa che ha consentito ai giallorossi di bissare il successo di domenica scorsa sul Bologna:
«Nel primo tempo abbiamo incontrato diverse difficoltà, loro non concedevano spazi e cercavano di ripartire. Le difficoltà sono aumentate dopo che il Fulham era passato in vantaggio. Nella ripresa siamo andati meglio, ma per essere onesti bisogna dire che la loro prima espulsione ci ha dato una mano perché ci ha consentito di trovare un po di spazio in più. Alla fine credo che la nostra vittoria sia stata meritata anche perché gli inglesi dopo il gol del vantaggio non hanno più tirato in porta » . Gol del vantaggio inglese realizzato su rigore con Doni che era ancora in porta. Poi, purtroppo, il titolare giallorosso è stato costretto a chiedere il cambio alla fine del primo tempo. Colpa del riacutizzarsi del dolore alla coscia, conseguenza dellinfortunio subito contro il Livorno. A tre giorni dalla sfida di San Siro contro lInter, un po di apprensione per il recupero del brasiliano, anche se lo staff medico romanista è sembrata piuttosto ottimista sulle possibilità che Doni ce la faccia. Cè una certa speranza che pure Juan possa mettersi a disposizione di Ranieri per domenica prossima. «Sto meglio, domani (oggi ndr) farò un provino, a San Siro voglio esserci » . I maligni aggiungono: anche perché poi ci sarà da rispondere alla convocazione del Brasile di Dunga. Ma la Roma, magari il neo arrivato Montali, non potrebbe comunque fare una telefonatina al ct Dunga?