
IL ROMANISTA (G. RICCI) - Non è stata una resa dei conti. Alla fine, dopo lallenamento di ieri, latteso incontro cè stato: da una parte i presunti ribelli Doni e Cicinho, dallaltra Gian Paolo Montali. Il confronto è stato sereno, sia il portiere che il terzino hanno rassicurato il dirigente di essere attaccati alla maglia e di non avere alcuna intenzione di cambiare aria. Oltre a garantire il massimo impegno, da parte loro, per riconquistarsi il posto in squadra, nonostante lagguerrita concorrenza. Caso rientrato, dunque, almeno così raccontano da Trigoria. Intanto nella mattinata di ieri Ovidio Colucci, manager di Marangao ha rilasciato unintervista al sito laroma24.
«Doni queste le sue parole - è ..
«Doni queste le sue parole - è un professionista serio. Lallenatore fa delle scelte e vanno rispettate. Lha presa bene e cercherà in tutti i modi di tornare ad essere il titolare. E consapevole che sarà possibile solo col massimo impegno». Si è incrinato, di recente, il rapporto con i tifosi? «Ad essere sinceri il giocatore si sente sereno. Sono momenti che capitano nella carriera di qualsiasi uomo. Quando arrivano bisogna lavorare sodo per migliorare. La gente giudica, è normale, ma ciò che conta è fare le cose secondo coscienza». Ultime considerazioni, quelle sul futuro del numero 32 giallorosso, dal momento che il Mondiale sudafricano incombe e Donieber vorrebbe giocare con continuità: «Il ragazzo sta bene qui, me lo ha ribadito anche ieri (lunedì, ndr). Non ha intenzione di andarsene e la priorità è la Roma. Ha un contratto e lo onorerà sino in fondo». Di Alexander Doni ha parlato anche Franco Tancredi, numero uno della Roma scudettata dell83, ai microfoni di Teleradiostereo «Se gioca Julio Sergio ha detto vuol dire che ha le caratteristiche giuste, ma la Roma un portiere già ce lha, Doni. Ha dimostrato tutto il suo valore e ha avuto un grave infortunio. Dopo Buffon e Julio Cesar. Anche a livello di nazionale è il secondo portiere. Lho incontrato la settimana scorsa in Qatar (in tournée con la nazionale verdeoro, ndr) e mi ha ribadito di stare bene. Cosa si prova ad essere retrocesso da portiere titolare a riserva? Certo non è facile ma bisogna dare tutto. Ora Doni dovrà rimboccarsi le maniche, lavorare bene e far cambiare idea allallenatore ». Nessun caso, dunque. Da qui in avanti sia Doni che Cicinho continueranno ad allenarsi con impegno e determinazione, anche se per Cicinho la concorrenza con i colleghi di ruolo sarà durissima. Se Doni dovrà vedersela col solo Julio Sergio, il terzino al momento ha davanti a sé tre alternative: Motta, Burdisso e Cassetti.