De Rossi, intervento riuscito: «Ho avuto paura»

10/11/2009 alle 09:40.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Daniele De Rossi è stato ope­rato allo zigomo destro, per ridurre la frattura scomposta in due punti che si era procurato domenica sera a San Si­ro in uno scontro con Vieira. L’inter­vento è perfettamente riuscito. De Rossi è stato operato nel primo pome­riggio presso il Policlinico Gemelli dal professor Gaetano Paludetti, coadiu­vato dal professor Sandro Pelo e alla presenza del medico sociale Luca Pen­gue...


L’intervento è durato un’ora e mezza ed è stato eseguito in anestesia genera­le. Oggi sarà dimesso dal Ge­melli e tornerà a casa. Non sono state fatte previsioni sui tempi di recupero, ma la speranza del giocatore è quella di poter tornare in campo tra due set­timane contro il Bari, con una masche­ra protettiva come è accaduto per Ma­terazzi con un infortunio analogo. era nervosissimo dopo l’infortu­nio, ieri era già più sereno e da oggi potrà riprendere a mangiare regolar­mente, il dolore nella masticazione e i problemi di deglutizione dovrebbero ridursi sensibilmente.




ha ricevuto gli attestati di stima di
Lippi, che ha dovuto sostituir­lo dall’elenco dei convocati della Na­zionale. Al suo posto è stato inserito Montolivo. Lo hanno chiamato anche molti compagni di squadra e colleghi. Il centrocampista è rientrato a Roma con il charter della squadra domenica notte, ha raccontato il primo infortu­nio importante della sua carriera: « Ho avvertito un dolore terribile e quando ho visto la Tac mi sono messo paura: all’altezza dello zigomo è tutto un in­sieme di curve e dossi: un tracciato da rally...» .

Poche ore prima di finire sot­to i ferri aveva confessato le sue in­quietudini: «Ho un po’ di timore, è la prima operazione che faccio, avverto un pizzico di tensione. Vieira mi ha chiamato subito dopo la gara per chie­dermi scusa. Non ho ancora capito se sia stata una gomitata vera e propria o un gesto scomposto».

Alle undici e mezzo del mattino è ar­rivato al Gemelli a bordo della sua uti­litaria, con il dottor Pengue. Prima di entrare nella struttura ha detto: « Co­me sto? Poteva andare meglio...».



Dopo l’intervento ha ricevuto la visi­ta della moglie e della figlia. Della pic­cola Gaia aveva chiesto insistentemen­te appena risvegliatosi dall’anestesia. La prima cosa che ha fatto, nel panico del dopo intervento, è stato abbraccia­re il professor Paludetti. A sono state applicate due piccole plac­che metalliche sotto lo zigomo per ri­durre la frattura del malare e favorire l’osteosintesi. Quando si è risvegliato ha firmato anche qualche au­tografo al personale ospedaliero. In se­rata anche il professor Antonio Spata­ro, che lo aveva accompagnato dome­nica sera al Niguarda di Milano, è sta­to al Gemelli per accertarsi delle con­dizioni del giocatore.