
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Un paio di mesi scarsi. Questo più o meno il tempo che hanno a disposizione due giovani come Cerci e Guberti per guadagnarsi la riconferma fino a giugno. La situazione che stanno vivendo i due calciatori è simile.
Schierati con regolarità da Spalletti, anche a causa dei pochi esterni di ruolo in rosa, si sono ritrovati ai margini dopo il cambio di tecnico. Ranieri, per sua stessa ammissione, è partito con i giocatori più esperti lasciando inizialmente i giovani ai margini. Poi pian piano hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra: Guberti a San Siro col Milan ha giocato forse la sua migliore partita in giallorosso, Cerci ha giocato soprattutto in Europa League. Entrambi però, probabilmente perché non sono ancora maturi per una squadra come la Roma, non hanno saputo conquistare la fiducia di Ranieri. E di loro si è tornato a parlare in chiave mercato.
Entrambi piacciono moltissimo al Bari, prossimo avversario dei giallorossi. Il ds Perinetti un giorno sì e laltro pure lancia messaggi damore soprattutto a Cerci, che è un vecchio pupillo del tecnico Ventura che lo ha avuto due stagioni fa al Pisa e che vorrebbe averlo di nuovo con sé. Il giocatore ad inizio stagione ha rifiutato il trasferimento, ora ci starebbe pensando visto il poco spazio che ha a Roma. Si tratterebbe comunque di un prestito secco, senza alcun diritto di riscatto da parte del Bari.
Stesso discorso per Stefano Guberti, che piace tanto anche allAtalanta del suo maestro Antonio Conte, il tecnico che lo ha valorizzato lo scorso anno proprio a Bari. Anche Guberti partirebbe solamente in prestito, perché la Roma non ha alcuna intenzione di perderlo senza prima avergli dato il tempo, fisiologico per un calciatore giovane che sale dalla B alla A, di crescere. Se ne parlerà a gennaio, se nel frattempo non avranno convinto Claudio Ranieri che possono essere, da subito, giocatori buoni per la Roma.