Caroprezzi, cercasi colpevoli: «Ma chi tutela i romanisti?»

11/11/2009 alle 10:32.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - La Lega Calcio dice che sul caroprezzi di San Siro non c’entra niente, l’Inter dice alla Lega Calcio che c’entra pure la Roma, la Roma ha detto ieri che non c’entra, ma che c’entrano l’Inter e la Lega Calcio. Il triangolo no, cantava Renato Zero. Notoriamente segnale di pericolo (anche se non nell’interpretazione sorcina), qui sembra stare per scaricabarile. Facciamo chiarezza. Giovedì scorso, notte di Roma- Fulham, in Curva Sud appare questo striscione:

Il webmaster di asromaultras.org, l’avvocato Lorenzo Contucci, rovista tra i documenti della Lega e scova una circolare del 6 agosto. C’è scritto che non si può maggiorare il prezzo del settore ospiti. Non si può, e basta. Il giorno dopo, al Romanista il Brunelli spiega che sì, mettere a trenta euro un biglietto di piccionaia - 70 metri dal suolo, questo è il terzo anello di San Siro - non è bello (la parola è un’altra: «ideale»). Ma Brunelli dice pure che Roma e Inter sono d’accordo per far rispettare il principio di reciprocità. Ovvero, al ritorno gli interisti pagheranno trenta euro un tagliando di Distinti Nord lato Montemario. Che non è assolutamente la stessa cosa, ma tant’è. E la circolare dove tutti sono uguali? Brunelli si giustifica: la norma è stata mutuata dalla Uefa.  Che a sua volta nel proprio regolamento sugli stadi ammette una deroga all’eguaglianza, purché ci sia un’intesa tra società. Intesa che tra Roma e Inter c’è stata, rivela Brunelli.



Ricapitolando: non si possono fare prezzi diversi nello stesso settore, come è stato invece domenica per il  terzo anello. A meno che i club non siano d’accordo. Ma è stato veramente così? La Roma sostiene che l’accordo di reciprocità valeva esclusivamente per il settore ospiti e non certo per tutto San Siro. Non solo. Quando è stata informata da via Durini del prezzo assurdo che sarebbe stato preteso dai romanisti, Trigoria ha protestato. Ma poi, «obtorto collo» (la citazione è di un importante dirigente romanista), si è dovuta adeguare. E la differenza con gli altri settori di San Siro? A Trigoria sono rimasti negativamente sorpresi. Per la Roma, ad aver sbagliato sono stati i gentiluomini mancati dell’Inter, e la Lega, che non interviene di fronte ad abusi del genere. Alla fine, a rimetterci sono sempre i soggetti più deboli. Come i tifosi della Roma.



L’avvocato Contucci, che vanta una lunghissima e onorevole militanza in , osserva la lacuna normativa della circolare della Lega: «Dovrebbe essere rivista aggiungendo l’inciso "a meno che club ospitante e club ospitato non si accordino diversamente". Almeno, i tifosi saprebbero con chi prendersela. In questo caso, purtroppo, ancora Rosella Sensi, troppo adusa alla Tribuna d’Onore, o chi ne fa le veci, non si  rendono conto che c’è una "piccola" differenza tra i settori ospiti di San Siro e i distinti dell’Olimpico. Dal terzo anello di San Siro sembra di stare in aereo, dai Distinti di Roma stai assai più basso e puoi anche decidere di scendere al livello del campo. Il prezzo concordato a livello di reciprocità, quindi, è ingiusto perché deve essere parametrato alla visuale. Chi tutela il tifoso della Roma?».