
IL ROMANISTA (D. GALLI) - E' giovedì sera, sotto di un gol la Roma si aggrappa al fattore C per rimontare il Fulham. In quella fetta della Curva Sud che strizza locchio alla Tevere fa capolino uno striscione: 08-11-09, 30 euro per un settore popolare, vi dovete vergognare. Il messaggio è evidentemente polemico, ma in molti si domandano a chi sia destinato. Tra loro, non chi respira la Curva.
Trenta euro è il prezzo di un biglietto di Inter-Roma (la prevendita si conclude alle 19 di oggi nelle ricevitorie Lis) nel terzo anello blu, che domani sarà il nostro settore ospiti. Una comoda tribuna a due passi dal campo? Macché. Se così fosse, saremmo infatti ai limiti dellammesso e non concesso. Invece no, qui parliamo del terzo anello. Là dove osano le aquile verrebbe da dire, se non fosse per la genetica antipatia che nutriamo verso luccellaccio. La richiesta di trenta euro, circa sessantamila delle vecchie lire, è considerata unoffesa da chi si barcamena tra famiglia e Aesse Roma.
Non è stato sempre così, nel recente passato. Qualche esempio. Il 18 aprile 2007 in campionato e il 17 maggio nella finale di ritorno che ci consegna lottava Coppa Italia, lInter si accontenta di "appena" 23 euro.
Tre mesi dopo, la Lega Calcio mette in vendita i tagliandi di Supercoppa (Daniele De Rossi eeh-ooh) per San
Siro a 20 euro. Linflazione imposta da casa Moratti si mette a galoppare la stagione successiva. Il 27 febbraio
2008 Via Durini pretende trenta euro per il settore ospiti. Idem il primo marzo di questanno. Tutte le volte, però, ad ospitarci è sempre il primo anello. Là, a pochi metri dal rettangolo di gioco, senti rimbombare la vena di De Rossi, vedi i tacchetti di Mexes artigliare palloni e magari esci da San Siro soddisfatto. Dal terzo, se va bene, ti diverti a indovinare delle sagome. E mettete conto che a fine partita uno voglia lanciare la maglia ai tifosi, che si fa? Ci prestano un cannone?
Il carovita applicato al calcio trova dei responsabili anche a Trigoria. A spiegarlo è Giuseppe De Vivo, che nella Curva è per tutti "Peppone": «Vale il principio della reciprocità, la Roma applica lo stesso prezzo agli interisti quando vengono allOlimpico. Consideri che il Milan, per un settore identico (il terzo verde: lopposta piccionaia, ndr), il 18 ottobre ci ha chiesto 14 euro. È un problema che avevamo già fatto presente a chi si occupa della nostra biglietteria, perché ogni anno con lInter è sempre così. Questo dimostra, ancora una volta, il menefreghismo della Roma verso i suoi tifosi. Invece di avallare il progetto della Prefettura di far valere la tessera del tifoso pure per le gare casalinghe della Roma, che sia ora la dottoressa Mazzoleni (la responsabile pianificazione e controllo, ndr) a darci delle risposte».