Caro prezzi di San Siro: l’Inter ha violato le regole

09/11/2009 alle 10:05.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - Se violare le leggi che regolano le cose del pallone significa essere dei fuorilegge, l’Inter lo è. Pretendendo dai romanisti 30 euro per un terzo anello blu, quando invece un biglietto dello stesso settore per gli interisti ne costava 22, è stata commessa un’irregolarità. Un abuso che dovrebbe essere risarcito. Via Durini ha infatti ignorato del tutto una circolare della Lega, la numero 15. Datata 6 agosto 2009, è firmata dal direttore generale Marco Brunelli ed è stata scovata dal sito asromaultras.org

Navigate su inter.it, intrufolatevi nella sezione "biglietti", poi cliccate su "Serie A". Vi apparirà la schermata con due fasce di prezzi, prima o seconda. Conta l’importanza della partita. Quella con la Roma, evidentemente ancora considerata un top team, rientra tra le gare di cartello. E per queste, nel terzo anello, l’Inter chiede ai suoi tifosi 22 euro. In base alla circolare della Lega, dovrebbe fare altrettanto con i romanisti. Invece no.

La scusa dietro cui si trincerano a via Durini è il principio di reciprocità, che peraltro non è una norma ma una semplice prassi: quando nel girone di ritorno verranno all’Olimpico, gli interisti pagheranno 30 euro per un Distinti Nord lato Montemario. Ovvero, esattamente quanto un Distinto romanista: Sud o Nord lato Tevere. A via Durini si vadano a leggere il comunicato di Trigoria sull’ultimo Roma-Inter. Era il 19 ottobre 2008, non ci furono distinzioni tra tifosi. Leggi: maggiorazioni. La Roma non vìola le norme del Governo del calcio, l’Inter sì. I romanisti che ieri erano a San Siro avrebbero tutto il diritto di chiedere indietro gli otto euro di troppo che l’Inter si è messa in tasca alla faccia della Lega. Chissà cosa ne pensa Ernesto Paolillo, amministratore delegato nerazzurro e consigliere di Lega. Ma soprattutto: chissà cosa ne pensa Rosella Sensi, che della Lega è vicepresidente vicario e della Roma è presidente stipendiato.