«C’è ancora gente che parla a vanvera»

18/11/2009 alle 09:19.

CORSPORT (F. TOTTI) - Torno a scrivere sul Corriere dello Sport- Stadio dopo un periodo di pausa dovuto anche al mio infortunio e spero di rientrare presto in campo, già da domenica, per dare il mio con­tributo alla Roma. In questo periodo trascorso da spettatore il calcio l’ho vissuto in maniera diversa. Da fuori si vedono e si percepiscono situazio­ni che quando si è in campo e con­centrati per giocare non si avverto­no. Abbiamo avuto un momento di dif­ficoltà contro il Livorno e l’Udinese, ma sia con il Bologna che in Coppa con il Fulham e infine con l’Inter ci siamo ripresi e abbiamo dato dimo­strazione soprattutto di compattezza di gruppo. In questo periodo ho sen­tito che sono state dette molte cose sulla situazione del mio contratto.
Mi sono stati riferiti discorsi fatti nei sa­lotti buoni di Roma, durante i quali si discuteva sull’opportunità o meno di fare un contratto di un certo tipo al sottoscritto. Non mi sono stati riferi­ti i nomi di queste persone, ma posso immaginare che siano sempre le stesse ..

Mi sono stati riferiti discorsi fatti nei sa­lotti buoni di Roma, durante i quali si discuteva sull’opportunità o meno di fare un contratto di un certo tipo al sottoscritto. Non mi sono stati riferi­ti i nomi di queste persone, ma posso immaginare che siano sempre le stesse che poi mi vengono a chiedere foto, gadget e maglie autografate e subito dopo continuano a sparlare di me. Credo di aver dimostrato sul campo in questi anni quello che rap­presento come calciatore. Il ruolo di leader viene attribuito dal gruppo, dalla gente e non da se stessi. Quindi spesso vengo chiamato per rappre­sentare la Roma, Roma e il calcio ita­liano in eventi di varia natura, in par­ticolare con scopi benefici. Non sono io che assurgo a questo ruolo, ma so­no gli altri che identificano in me un simbolo che racchiude il calciatore, lo sportivo e l’uomo e io di questo ne sono fiero.

Non credo sia una colpa se mi scelgono per fare l’ambascia­tore Unicef, o per le iniziative della Fifa per aiutare i bambini. Mi è capi­tato di ricevere migliaia di persone di tutti i tipi: politici, attori, sportivi, che mi volevano conoscere per farsi una foto. Ma quando mi è stato detto che c’era la proprietaria del ca­ne del commissario Rex, popolare in tutte le tv d’Europa, sono rimasto molto sorpreso. Mi ha fatto molto pia­cere constatare che sul mio nuovo si­to Internet si sono registrate in pochi giorni migliaia di persone da tutte le parti del mondo. Non ho mai fatto nulla per finire sotto i riflettori. Se anche oggi Roma e la Roma avessero a disposizione uno o più calciatori che possano sostituirmi sia sul cam­po che fuori, io sarei il primo ad es­serne contento. E ancora una volta voglio smentire le solite dicerie se­condo le quali io non vorrei calciato­ri importanti nella Roma. Il tempo è galantuomo, è stato lo stesso Toni a confermare pubblicamente di essere stato cercato da me per indossare la maglia giallorossa e in precedenza lo stesso avevo fatto con Mutu e Gilar­dino.



Un’altra cosa che mi ha dato fasti­dio è aver sentito ex calciatori come Di Canio, che non ha mai vestito la maglia della Nazionale maggiore, da­re giudizi sulla mia eventuale convo­cazione in Nazionale e sulle mie condizioni di salute. Glielo dico con grande rispetto: credo che le sue pa­role siano fuori luogo per vari motivi. Io non mi sono mai permesso di dare giudizi su colleghi, allenatori o diri­genti e su situazioni di cui non sono a conoscenza e soprattutto di cui non conosco le dinamiche. Credo che al­cune volte parlare di significa stare sui giornali per qualche giorno e magari avere qualche momento di visibilità sui mezzi di comunicazione.

Ringrazio invece i miei colleghi del­la Nazionale per gli attestati di stima nei miei confronti. Mi hanno fatto molto piacere. Con alcuni di loro, specie Buffon e Gattuso, c’è un rap­porto particolare.

Probabilmente il calcio ha bisogno di una svolta e questa la possono da­re solo i giovani, quindi le nuove leve dovranno trovare la forza, le idee e le energie per poter trasformare il cal­cio attuale. Il consiglio che posso da­re è quello di dire la verità, assumer­si le responsabilità, con scelte che possono essere impopolari, ma se sentite sono quelle più giuste. Inoltre consiglio di non cadere nell’errore di parlare alle spalle di compagni, alle­natori e dirigenti, ma di essere diret­ti con gli interessati.



In questo periodo del nuovo infor­tunio mi sono state vicine molte per­sone, sono quelle che in queste situa­zioni mi conoscono di più. Per esem­pio sia l’ex sindaco di Roma Veltroni che l’attuale primo cittadino Aleman­no, che hanno potuto conoscere il Francesco uomo e il Francesco cal­ciatore e quello che ho rappresenta­to e potrò rappresentare ancora per questa à.



Alla ripresa del campionato ci tro­veremo una partita difficile contro il Bari di Ventura, che è una delle sor­prese. Come era prevedibile ho visto un Milan in netta ripresa perchè i campioni fanno sempre la differen­za. Ci sono tante squadre che posso­no dire la loro nelle zone alte della classifica. La , il , il Palermo e la Samp. Magari queste ul­time saranno avvantaggiate perchè non hanno gli impegni delle Coppe.