Alemanno non si ferma, ma resta scontro duro

25/11/2009 alle 12:28.

EPOLIS (M. DE SANTIS) - Il clima del primo appuntamento è stato "gelido". Il Sindaco Gianni Alemanno, dopo che il primo incontro non ha portato gli effetti sperati (anzi), spera comunque che ce ne possa essere un altro "quando la situazione sarà più chiara, quando ci sarà un riavvicinamento delle posizioni tra Unicredit e la società". In mezzo, però, ci sono quei due “quando” che, in questo momento, sembrano più una chimera che una reale possibilità.

che il primo incontro non ha portato gli effetti sperati (anzi), spera comunque che ce ne possa essere un altro "quando la situazione sarà più chiara, quando ci sarà un riavvicinamento delle posizioni tra Unicredit e la società". In mezzo, però, ci sono quei due “quando” che, in questo momento, sembrano più una chimera che una reale possibilità. Alemanno crede ancora in un riavvicinamento perché "serve un'intesa di fondo tra tutti. Abbiamo programmato di sentirci di nuovo tra qualche giorno e richiederò un nuovo incontro".

Forse già per la prossima settimana, si augurano i più ottimisti, oppure più in là o addirittura mai, visto che quei due “quando” ("quando la situazione sarà più chiara, quando ci sarà un riavvicinamento"), dopo il fiasco dell'appuntamento di lunedì in Campidoglio, sembrano difficilmente verificabili. Soprattutto perché UniCredit e Italpetroli continuano a percorrere due strade differenti che portano entrambe verso un'unica destinazione: lo scontro frontale. E perché le ultime mosse, sia da parte della banca che della holding della famiglia Sensi, sono state tutto tranne che concilianti. Come sembra proprio che saranno anche le prossime, visto che Italpetroli minaccia di chiedere i danni ad UniCredit (sembra proprio che lo farà in tempi abbastanza brevi ) e la banca ha intenzione di proseguire con la linea dura adottata nell'ultimo periodo.

La Consob, intanto, monitorizza la situazione. Lo fa ormai da due anni e continua a farlo anche adesso, specialmente dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni. "Stiamo seguendo tutto quello che avviene, anche con convocazioni ulteriori di tutti i vari responsabili", ha detto ieri Lamberto Cardia, presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.

E ALLA ROMA, intesa come squadra, cosa succede? In questo periodo se ne parla (e forse ci si pensa) poco. Ieri ha ripreso a lavorare al per preparare la trasferta di Bergamo e ha riabbracciato , che si è allenato con i compagni (facilitato da un carico di lavoro non proprio pesantissimo). Il biondo di Ostia, visibilmente dimagrito e con una mascherina nera sul viso, scalpita per esserci contro l'Atalanta, ma a Trigoria vogliono andarci con i piedi di piombo e invocano prudenza. Si vedrà giorno per giorno, anche se ad

oggi, per domenica, sono più le possibilità di un'altra sosta ai box che di un immediato ritorno in pista. Due lievi ricordini della gara col Bari, rispettivamente un pestone al piede sinistro e un colpo alla schiena, hanno dirottato Riise e Vucinic a lavorare in palestra e a fare fisioterapia in compagnia di Tonetto e Antunes. Doni e Cicinho, invece, hanno avuto un incontro chiarificatore con Montali. Nessun caso Doni (che domenica non ha effettuato il riscaldamento) e nessun caso Cicinho (che ha preferito tornare a casa piuttosto che assistere a Roma-Bari dalla tribuna), filtra da Trigoria.