
IL MESSAGGERO (E. MAIDA) - E come quando ti siedi al tavolo di poker e cè un giocatore nettamente più ricco degli altri. Uno che può prendere un numero illimitato di poste e rilanciare senza problemi.
Ci si metteva anche il croupier evitando di sbattere fuori dal tavolo Muntari, che lavrebbe meritato. Il giocatore ricco, Mourinho, cambiava le carte rilanciando con Balotelli e Sneijder; il giocatore povero, Ranieri, puntava su Faty e Okaka. Poi Cambiasso da una parte e Tonetto dallaltra. Il giocatore ricco riscuoteva il piatto con Etoo, pareggiando i conti. Il giocatore povero si chiudeva per cercare di difendere le ultime fiches.
Leggere le formazioni finali di Inter e Roma aiuta a capire che il calcio è talvolta un dispetto alla logica. La piccola, incerottatissima Roma, che ieri aveva amici interessati in tutta Italia, si batte gagliardamente e riapre un campionato che sembrava già chiuso. Non è da scudetto, come dice Mourinho per convenienza, ma sa farsi rispettare.