GASPORT (S. BOLDRINI) - Elegante e discreta fino allultimo, Flora Viola, vedova del presidente Dino, è morta ieri. Era nata a La Spezia il 25 luglio 1921. È stata la prima presidentessa della Roma: governò il club dalla morte del marito (19 gennaio 1991) allascesa di Giuseppe Ciarrapico (8 aprile 1991). La sera del 10 giugno 1991 sollevò la Coppa Italia.
Donna Flora La signora Flora Macera Viola divenne Donna Flora il 27 gennaio 1991. La Roma stava giocando a Firenze otto giorni dopo la scomparsa del presidente. La domenica prima, la Roma aveva perso 3-1 in casa col Pisa. A Firenze apparve uno striscione con la scritta «Donna Flora portaci in Europa ». Flora Viola era seduta in tribuna, accanto ..
Donna Flora La signora Flora Macera Viola divenne Donna Flora il 27 gennaio 1991. La Roma stava giocando a Firenze otto giorni dopo la scomparsa del presidente. La domenica prima, la Roma aveva perso 3-1 in casa col Pisa. A Firenze apparve uno striscione con la scritta «Donna Flora portaci in Europa ». Flora Viola era seduta in tribuna, accanto a Mario Cecchi Gori, che le indicò lo striscione e disse: «Guardi quanto le vogliono bene». Negli 80 giorni da presidentessa, Donna Flora conquistò tutti con i suoi toni garbati. Nel primo discorso ai calciatori, disse: «Siete i giocatori che mio marito ha voluto per ricostruire una grande Roma. Dimostrate di aver meritato la sua fiducia».
In quei giorni, le fu molto vicino Ottavio Bianchi, lallenatore che Viola aveva portato a Roma per aprire un nuovo ciclo: «Mio marito stimava Bianchi. Era convinto fosse luomo giusto per ripartire ».
La first lady Donna Flora fu una first lady esemplare anche se, dopo la conquista del secondo scudetto, disse: «Non mi sento una first lady». Una presenza discreta, accanto ad un presidente di grande personalità come Dino Viola. Si erano conosciuti nel 1941, «Eravamo in vacanza, in montagna. La prima impressione fu quella di un uomo severo. Mi disse che era tifoso della Roma. La prima partita che andammo a vedere insieme fu Livorno- Roma nel 1942. Dino mi portò in bicicletta». Adorava Roma, Donna Flora: «Sono entusiasta di questa città. Considero una grazia ricevuta viverci». Era particolarmente legata a Bruno Conti, Tancredi e Nela. Era entusiasta di Totti: «Un fuoriclasse. Mio marito aveva ragione nel dare importanza al settore giovanile». Il legame con i tifosi romanisti diventò fortissimo dopo la morte del marito: «Sulla sua tomba trovo sempre fogliettini, sciarpe, poesie. In questa città i fiorai sono quasi tutti romanisti. Mi regalano mazzi di fiori gialli e rossi. Mi dicono 'li porti a suo marito' ».
La Roma e Totti La Roma ha inviato un messaggio di condoglianze: «Alla Famiglia Viola il cordoglio del Presidente Rosella Sensi, dei dirigenti, dello staff tecnico, della squadra e di tutti i dipendenti dell'AS Roma ». Poi il ricordo commosso di Totti: «Donna Flora Viola mi ha sempre colpito per la serenità che riusciva a trasmettere insieme alla immensa signorilità e, soprattutto, al suo sorriso». Messaggi del sindaco Alemanno e del presidente della Provincia Zingaretti. La commozione di Aldair: «Sono senza parole». Il dolore di Walter Veltroni: «La scomparsa della signora Flora Viola mi addolora profondamente. Lei e il marito Dino sono stati per anni un esempio di capacità e generosità per la capitale ». Donna Flora si è fatta voler bene. Una gran donna.