
IL ROMANISTA (L. PELOSI) - Sono passati 16 anni e un giorno. Ieri, infatti, è stato il sedicesimo anniversario dellinizio della presidenza Sensi, perché proprio l8 novembre 1993 Franco Sensi rilevò le quote dal socio Pietro Mezzaroma per acquisire il controllo dellintero pacchetto di maggioranza della Roma.
Anche adesso, come allora, ci sono di mezzo dei debiti, solo che sono quelli dei Sensi e non quelli di Ciarrapico. Anche adesso cè un Mezzaroma, Massimo (figlio di Pietro), che si dice disposto ad entrare in una cordata per costruire lo stadio e poi magari un giorno rilevare il club. Anche adesso, quindi, si parla di cordata. Come allora, che non funzionò anche se i soci erano "solo" due. Adesso gli attori principali sono due, Unicredit (socia al 49% ma anche principale creditore del gruppo Sensi) e Italpetroli, che controlla As Roma attraverso Roma 2000. Oggi o domani dovrebbero vedersi gli avvocati di entrambe le parti. Italpetroli vuole un arbitrato, Unicredit è disposta a concederlo solo in cambio del mandato a vendere su tutti gli asset, compresa la Roma.
Intanto anche adesso, come allora, cera una Roma da bassa classifica. Ieri, prima dellinizio delle partite, era quattordicesima con 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. L8 novembre 1993, dopo uno squallido 0-0 casalingo contro il Foggia, era undicesima, con 4 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. In panchina cera Mazzone, un tecnico
romano, come Ranieri. Siamo tornati al punto di partenza.