CORSPORT - Centoventicinque giorni senza segnare in campionato. E domani, quando allOlimpico inizierà Roma Napoli, saranno centoventisei. Daccordo, in mezzo cè la sosta estiva sosta fino a un certo punto, perché in chiave europea la campanella questanno è suonata molto presto - ma quattro mesi senza fare centro in Serie A restano sempre tanti, troppi per un attaccante che appena la scorsa stagione ha stabilito il suo record in maglia giallorossa (11 centri in campionato) e che sogna di tornare stabilmente in doppia cifra, magari avvicinando quello score di 19 reti ottenuto a Lecce, nellanno dellesplosione
sosta estiva sosta fino a un certo punto, perché in chiave europea la campanella questanno è suonata molto presto - ma quattro mesi senza fare centro in Serie A
restano sempre tanti, troppi per un attaccante che appena la scorsa stagione ha stabilito il suo record in maglia giallorossa (11 centri in campionato) e che sogna di tornare stabilmente in doppia cifra, magari avvicinando quello score di 19 reti ottenuto a Lecce, nellanno dellesplosione. Mirko Vucinic scalpita. Vuole sbloccarsi, e alla svelta. Possibilmente contro il Napoli. Ne ha bisogno il montenegrino, ne ha bisogno la Roma, per riprendere quel discorso appena iniziato con lavvento di Ranieri - due vittorie di fila, a Siena e poi con la Fiorentina - e interrotto, o almeno sospeso, da quellincredibile 3 a 3 sotto lacqua e nel fango di Palermo e dal rocambolesco pareggio strappato a Catania.
IL DIGIUNO - Mirko Vucinic in campionato non segna dal 31 maggio. Storia dellultima giornata di campionato, Roma- Torino 3- 2: sua la rete del momentaneo 2-1, decisiva nel finale per ribaltare liniziale vantaggio granata con Vailatti. In assoluto, invece, lultima rete dellattaccante montenegrino è datata 30 luglio: Roma-Gand 3-1, andata del terzo turno preliminare di Europa League. Sua la terza rete che blinda la vittoria ma che, in ottica qualificazione, finisce poi annegata nella valanga di gol, sette, rifilata al ritorno alla squadra belga.
LO STOP - A segno nellultima gara ufficiale della stagione appena archiviata, subito a segno nella prima uscita della nuova stagione. Tutto perfetto, o quasi, perché a guastare i piani del montenegrino ecco lintervento al ginocchio ( è il 5 agosto) che lo costringe ad uno stop di un paio di settimane. E che impone, a Spalletti prima e a Ranieri poi, di centellinare limpiego del giocatore nelle prima parte della stagione. Così Vucinic salta il ritorno col Gand e landata col Kosice, entra nel finale a Basilea e ritorna titolare solo contro il Cska, storia di
giovedì sera. DallEuropa allItalia, il percorso è praticamente lo stesso. Vucinic si riprende piano piano la Roma, la Roma pian piano ritrova un giocatore di cui ha e avrà tanto bisogno. Fuori a Marassi con il Genoa, lattaccante montenegrino entra nel finale contro la Juve e poi a Siena. Torna titolare contro la Fiorentina, unora in campo per riprendersi lOlimpico, poi parte titolare ancora a Palermo e Catania, restando però in campo fino al fischio finale. Il che ha rappresentato un bel segnale: il giocatore è pienamente recuperato, se ora riprende anche a segnare...
LEVOLUZIONE - Il percorso di recupero di Mirko Vucinic è per certi versi una metafora efficace della rincorsa della Roma. Partita bene in Europa, come lattaccante, ma poi frenata dallinfortunio, da quel doppio ko in avvio di campionato che ha innescato la rivoluzione tecnica (e tattica): via Spalletti, panchina a Ranieri. Con il nuovo allenatore Vucinic si è ricollocato nello scacchiere tattico. Nel 4-2-3-1 di Spalletti il montenegrino si era adattato, dimostrando da questo punto di vista una certa duttilità, a fare lesterno sinistro nei tre alle spalle di Totti. Riuscendo a rendersi pericoloso anche in quella posizione, certo, ma di fatto giocando più lontano dalla porta. Nel 4-42 di Ranieri, invece, è tornato a fare quello che è sempre stato: un attaccante.
LUI E IL NAPOLI - Giovedì sera Vucinic ha festeggiato il suo ventiseiesimo compleanno con la vittoria contro il Cska propiziata da Okaka e Perrotta. Domani contro il Napoli, però, vorrebbe anche metterci del suo. Contro i partenopei finora è andato a segno solo una volta in carriera (anche perché, col Napoli in B, le loro strade si sono incrociate poco), la scorsa stagione al San Paolo, firmando il 3- 0 finale. Agli azzurri, però, non è riuscito ancora a fare gol davanti alla sua gente: un motivo in più per sbloccarsi.