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LEGGO (E. DE FRANCESCHI) - Un giorno Cassano. Quello dopo Totti. O, perché no, tutti e due insieme. Lappello lanciato dal ct Marcello Lippi («Dora in poi parliamo solo di nazionale») a quanto pare è rimasto inascoltato. Ieri a Coverciano ha preso parola uno dei pilastri azzurri, Daniele De Rossi. Ed ecco subito la classica divagazione su chi in ritiro, in vista della sfida decisiva di sabato contro lIrlanda del Trap, non cè. «Non credo che Totti rimarrà indifferente al fascino del Mondiale, rivederlo in azzurro sarebbe una piacevole sorpresa. A lui e Nesta nessuno metterebbe i bastoni tra le ruote», ha sentenziato De Rossi, strizzando locchio al compagno di squadra in giallorosso e mettendo in crisi il ct che ha blindato il suo gruppo azzurro. Non..
Chiuso il capitolo fantasmi di Coverciano, De Rossi passa allIrlanda e non nasconde le insidie della trasferta di Dublino. «Ci sarà una grande atmosfera. LIrlanda si giocherà il tutto per tutto. Anche se raggiungere la qualificazione contro Cipro, allultima giornata, non sarebbe certo meno meritevole. Il Trap? Ha fatto grandissime cose in carriera, ora ha portato lIrlanda a grandi livelli».
Anche sabato, nel 4-2-3-1 provato da Lippi, De Rossi sarà il perno centrale della squadra, con Pirlo schierato di nuovo dietro la punta centrale Gilardino. «Con Andrea ci possiamo alternare in campo, è bello scambiarsi. Non è mai esistita incompatibilità». A metà campo mancherà Marchisio, che soffre di meniscopatia e la cui situazione sarà valutata venerdì. Una juventino in meno in una nazionale composta dal blocco bianconero e milanista, due squadre in crisi di risultati. «Non mi sembra che la Juve stia andando così male - replica De Rossi -. Io sono stato qui con Donadoni e con Lippi, anche quando la Roma non faceva risultati. E Buffon sarà sempre uno del gruppo qualsiasi cosa succeda alla Juve».