
IL ROMANISTA (M. GIAMMARIOLI) - Finalmente domani si torna a giocare. Dopo la parentesi azzurra e la pagina nera di Parma possiamo tornare ad immergerci in quello che non sarà più il campionato più bello del mondo ma resta comunque il più difficile e questanno, forse, il più incerto. Concluso il suo primo miniciclo con tre vittorie e due pareggi Claudio Ranieri sale a Milano per sapere quali obiettivi la sua Roma potrà inseguire in una stagione iniziata dal suo predecessore in maniera fallimentare anche se è bene ricordare che le colpe di Spalletti sono insignificanti a fronte del contesto generale nel quale il tecnico di Certaldo è stato costretto ad operare.
Alla vigilia di un turno così importante per la stagione giallorossa sarebbe opportuno analizzare la situazione della squadra dal punto di vista tecnico o sanitario considerando le incertezze che ancora avvolgono la presenza in campo di alcuni elementi fondamentali come Totti e Doni ma purtroppo le vicende societarie in questi giorni hanno continuato a farla da protagoniste. "Il Romanista", che per definizione e per sua stessa ragione di esistere ha più di chiunque altro a cuore le sorti del pianeta giallorosso, ha intensificato le informazioni sulla situazione societaria sia attraverso autorevoli interviste come quella con Alessandro Daffina, amministratore delegato di Rothschild Italia che a suo tempo rappresentò il Gruppo Soros nella trattativa dellanno scorso, sia riportando articoli di altre testate come "Libero", sia aggiungendo nuovi tasselli al puzzle con i suoi giornalisti come Luca Pelosi e i suoi editorialisti come Stefano Petrucci.
La situazione che ne emerge è negativa o positiva a seconda dei punti di vista. Mi spiego meglio. Certamente negativa se la si osserva dal punto di vista dellattuale proprietà che sembra ormai stretta in un angolo nel quale Unicredit la sta spingendo rendendo esecutivi i pignoramenti che non riguarderebbero più soltanto alcuni asset del gruppo Italpetroli ma anche Roma 2000 che è la diretta controllante di A.S.Roma. Questa decisione sarebbe la diretta conseguenza del tentativo di estromettere lavv. Cappelli, rappresentante di Unicredit, dal CdA. Diventa positiva tutta la vicenda se la si osserva dal punto di vista di chi vede nella cessione della società lunica possibilità di rilancio dellA.S.Roma. Si ha la sensazione che la telenovela sia prossima al suo epilogo. Se UniCredit deciderà stavolta di andare fino in fondo difficilmente si potrà evitare un passaggio di mano e Francesco Angelini sembra pronto a raccogliere la pesante eredità. Ma intanto il campo incalza e la partita di S.Siro potrebbe spalancare scenari impensabili soltanto un mese fa. La prossima settimana tornerà anche lEuropa League con la difficile trasferta inglese. La Roma di Ranieri vuole rialzare la testa ovunque. In bocca al lupo!