Stadio, la Roma è partita dalla coda

02/10/2009 alle 09:57.

GASPORT - Il riallineamento tra Co­mune e Ministero, sancito con qualche difficoltà al termine della riunione di mercoledì, è durato lo spazio di una notte. Il tempo di dormirci su e al matti­no successivo, ieri, il battibec­co con allusioni più o meno ve­late del giorno prima si è fatto scontro feroce tra Gianni Ale­manno («Non prendete in con­siderazione le parole di Giro, lo stadio era nel programma elet­torale, sottoscritto da tutti i par­titi ») e Francesco Giro («Ale­manno ha delle informazioni parziali, lo stadio della Roma è aria fritta, panna montata»)

Bizzarro C’è, poi, l’anomalia di un progetto in potenza presen­tato come fosse una cosa già pronta a partire e non solo una bella idea. L’anomalia è perfi­no bizzarra se si mette a con­fronto l’iter della Roma con quello della : prima di presentare il progetto (a no­vembre 2008), il club biancone­ro lo fece approvare al proprio Cda (18 marzo), stipulò un ac­cordo con il Credito Sportivo per il mutuo (20 marzo) e uno commerciale con Sportfive per i diritti sul nome (21 aprile). La Roma è partita dalla coda: non ha portato il progetto in Cda, ha un accordo solo verbale con il Credito Sportivo e ha già deci­so che intitolerà l’impianto a Franco Sensi.

Reputazione Eppure, con nulla in mano, Alemanno e Marraz­zo hanno deciso di metterci la faccia. Il sindaco non si aspetta­va di subire tutto questo fuoco amico. Ora non può tornare in­dietro, si gioca la reputazione, deve stare attento, perciò ieri ha detto: «Non ci saranno spe­culazioni edilizie, lo stadio non può servire a risolvere i proble­mi dell’attuale dirigenza, non è un’ancora di salvezza, anzi chi è interessato al club metta le carte in tavola e si rivolga a chi di dovere». Sperando, per lui, che tutto questo sostegno non gli si ritorca contro. «Il proget­to vero e proprio verrà presen­tato tra pochi giorni — giura— se l’area non sarà adatta ne tro­veremo un’altra. Ho preso un impegno con i romanisti e lo ri­spetterò ». Magari a breve la leg­ge nazionale sugli stadi, con i suoi sgravi e le sue agevolazio­ni, verrà in soccorso della Sensi e di Alemanno.