Rosetti alla sbarra «Puniti da chi dovrebbe essere competente»

19/10/2009 alle 09:17.

GASPORT (A. CATAPANO) - Prima una Roma da quasi favola, al cospetto di un Mi­lan da quasi incubo, poi un rigori­no (mentre un rigorone, quello su Menez, non è stato concesso), le polemiche, «un film già visto qui a San Siro» diranno alla fine i calciatori, lupi feriti, ma già vista pure quella mancanza di perso­nalità quando l’avversario fa la voce grossa, la capacità di resu­scitare i morti. Infine, un sussul­to d’orgoglio, e un trolley di gol mangiati con cui si torna mesta­mente a casa.

Scandalo «Incredibile», dicono tutti. Già, come ha fatto la Roma a perdere una partita che aveva in pugno? Con un pugno, alla fine, Pizarro abbatte il cartello­ne degli sponsor. «Non parlo, altrimenti mi darebbero dieci anni di », dice abban­donando la zona mista. Il d.s. Pradè ci mette il carico da undi­ci: «Ci sentiamo presi in giro, la partita è stata fortemente condi­zionata dall’arbitro, Rosetti (che poi ha ricevuto la visita di Colli­na, ndr ) è stato scandaloso, lo di­co perché a furia di non parlare si passa per fessi. Con questo arbi­tro due anni fa abbiamo perso uno scudetto. C’era un rigore so­lare su Menez e invece ne ha da­to uno dubbio a Nesta. E alla fine ci volevano 5’ di recupero. È du­ra parlare con i ragazzi, il rigore ha cambiato tutto. Menez? Bra­vo, ma deve essere smaliziato».

Rabbia Il francesino pareva una gazzella al cospetto di un pachi­dermico Thiago Silva, che lo ha dovuto tirare giù. «Rigore netto, saremmo andati sul 2-0 e avrem­mo chiuso la partita. È un pecca­to, Rosetti ha condizionato la par­tita ». Mexes è più loquace: «Sia­mo arrabbiati, anche con noi stes­si: abbiamo sbagliato l’approccio nel secondo tempo. Ma poi ci so­no episodi su cui non puoi far nul­la, dove decidono persone che dovrebbero essere competenti. Che facciamo la prossima volta con Rosetti? Prima del contatto tra Burdisso e Nesta, c’era un fal­lo di Ronaldinho su di me. Se non avesse avuto quel rigore il Milan non ci avrebbe segnato». Guberti, riapparso nel finale, chiude il coro con onestà: «Dove­vamo vincere noi, se non avessi­mo sbagliato l’approccio al secon­do tempo, ci saremmo riusciti».