GASPORT (A. CATAPANO) - Prima una Roma da quasi favola, al cospetto di un Milan da quasi incubo, poi un rigorino (mentre un rigorone, quello su Menez, non è stato concesso), le polemiche, «un film già visto qui a San Siro» diranno alla fine i calciatori, lupi feriti, ma già vista pure quella mancanza di personalità quando lavversario fa la voce grossa, la capacità di resuscitare i morti. Infine, un sussulto dorgoglio, e un trolley di gol mangiati con cui si torna mestamente a casa.
Scandalo «Incredibile», dicono tutti. Già, come ha fatto la Roma a perdere una partita che aveva in pugno? Con un pugno, alla fine, Pizarro abbatte il cartellone degli sponsor. «Non parlo, altrimenti mi darebbero dieci anni di squalifica», dice abbandonando la zona mista. Il d.s. Pradè ci mette il carico da undici: «Ci sentiamo presi in giro, la partita è stata fortemente condizionata dallarbitro, Rosetti (che poi ha ricevuto la visita di Collina, ndr ) è stato scandaloso, lo dico perché a furia di non parlare si passa per fessi. Con questo arbitro due anni fa abbiamo perso uno scudetto. Cera un rigore solare su Menez e invece ne ha dato uno dubbio a Nesta. E alla fine ci volevano 5 di recupero. È dura parlare con i ragazzi, il rigore ha cambiato tutto. Menez? Bravo, ma deve essere smaliziato».
Rabbia Il francesino pareva una gazzella al cospetto di un pachidermico Thiago Silva, che lo ha dovuto tirare giù. «Rigore netto, saremmo andati sul 2-0 e avremmo chiuso la partita. È un peccato, Rosetti ha condizionato la partita ». Mexes è più loquace: «Siamo arrabbiati, anche con noi stessi: abbiamo sbagliato lapproccio nel secondo tempo. Ma poi ci sono episodi su cui non puoi far nulla, dove decidono persone che dovrebbero essere competenti. Che facciamo la prossima volta con Rosetti? Prima del contatto tra Burdisso e Nesta, cera un fallo di Ronaldinho su di me. Se non avesse avuto quel rigore il Milan non ci avrebbe segnato». Guberti, riapparso nel finale, chiude il coro con onestà: «Dovevamo vincere noi, se non avessimo sbagliato lapproccio al secondo tempo, ci saremmo riusciti».