
CORSPORT (P. TORRI) - Lattaccante favorito per la sostituzione di Totti. Menez e Brighi le alternative. STEFANO OKAKA - Confermata una crescita costante E pronto a fare la prima punta. Eil favorito. Peraltro quello più insospettabile. come il colpevole in un libro giallo che si rispetti. Quindi, Stefano Okaka. Al momento il principale indiziato per fare coppia con Mirko Vucinic nel tandem dattacco che dovrà cercare il gol a San Siro, sempre che Claudio Ranieri opti per una formazione con due punte di ruolo inizialmente in campo.
STEFANO OKAKA - Confermata una crescita costante E pronto a fare la prima punta.
Eil favorito. Peraltro quello più insospettabile. come il colpevole in un libro giallo che si rispetti. Quindi, Stefano Okaka. Al momento il principale indiziato per fare coppia con Mirko Vucinic nel tandem dattacco che dovrà cercare il gol a San Siro, sempre che Claudio Ranieri opti per una formazione con due punte di ruolo inizialmente in campo. Favorito non solo perché gli altri attaccanti non è che scoppino di salute, ma anche perché nella parte iniziale di questa stagione, il ventenne ha dimostrato una crescita importante e costante, in particolare dal punto di vista della continuità e concentrazione nel corso della stessa partita. E, pure, perché quando Ranie- ri lo ha mandato in campo, Okaka ha sempre risposto con una predisposizione alla corsa e a quel pressing sul portatore di palla, che il tecnico giallorosso considera elemento imprescindibile della sua strategia difensiva che parte dallassunto che i primi difensori devono essere gli attaccanti. La scelta di Okaka vorrebbe anche dire dargli il ruolo di prima punta, toccherebbe a lui andare a fare a spallate con la ricostituita accoppiata NestaThiago Silva, con Vucinic che così sarebbe più libero di svariare sul fronte offensivo, con una certa prevalenza dalla corsia di sinistra dove il montenegrino, ci sono i fatti a confermarlo, ha sempre dimostrato di dare il meglio.
JEREMY MENEZ - Durante la sosta ha lavorato a fondo Cinque mesi fa cambiò la partita
Sorpresa Menez. Perché no? A San Siro, Ranieri che in queste due settimane ha lavorato assiduamente con e su il francese, potrebbe toccare a Jeremy, in un modulo che sarebbe probabilmente più quattro- quattro- unouno. con il primo, appunto, che sarebbe Menez alle spalle di Vucinic centravanti. Il francese, dunque, sarebbe riproposto in quel ruolo di trequartista centrale in cui in passato ha dimostrato di poter garantire quella qualità offensiva che è nei suoi piedi. In più, senza avere unimposizione tattica costante anche in fase di non possesso palla, in grado comunque di trasformarsi anche nel ruolo di quinto centrocampista, cosa che Ranieri comunque gli richiederebbe. Lultima volta di Menez in campo, il secondo tempo contro il Cska Sofia, si concluse con un rimprovero (eufemismo) privato e pubblico di Ranieri nei confronti del francese Da quel giorno Ranieri e soprattutto il suo vice il francese Damiano, hanno lavorato a fondo sul giocatori, con la convinzione che Menez rappresenta una risorsa della Roma, un giocatore che se riesce a fare il salto di diventare calciatore, nel senso di squadra, i vantaggi sarebbero importanti. San Siro potrebbe essere il palcoscenico giusto per rilanciarlo, un grande stadio, una grande squadra di fronte, una partita definita fondamentale da Ranieri. E, in più, lo scorso anno, proprio contro il Milan, proprio a San Siro, Menez si alzò dalla panchina e cambiò la partita.
MATTEO BRIGHI - Sarebbe impiegato da trequartista in una squadra meno offensiva
Lopzione numero tre vale per tre. Nel senso che ci sono tre giocatori che possono essere a San Siro il partner offensivo di Vucinic in attacco. Tre giocatori che sono due modi diversi di preparare la sfida al Milan. Cioè due giocatori, Perrotta o Brighi, che potrebbero giocare da trequartista in una Roma che come priorità avrà quella di non far giocare il Milan. Più un altro giocatore, Julio Baptista, per una Roma intenzionata a giocare più frequentemente vicino alla porta avversaria, piuttosto che alla propria, anche se questa opzione appare sinceramente difficile, se non altro perché lattaccante brasiliano non si può certo considerare al top della condizione. Ma più praticabile, in- vece, la prima opzione, che peraltro assume concretezza se solo si pensa alla prima Roma schierata da Claudio Ranieri, a Siena, quando inizialmente come attaccante andò in campo il solo Totti, con Pizarro alle sue spalle nel ruolo di trequartista. Scelta peraltro a cui Ranieri fu costretto quasi subito a cancellare, causa linfortunio di Brighi sostituito da Julio Baptista. Era, quella, però una Roma ancora malata, zero punti in classifica, laddio a Spalletti, larrivo di Ranieri, la priorità di fare risultato. Ora è una Roma diversa che sembra alla fine della sua convalescenza, anche se è vero che allora era il Siena che giustificò una scelta così conservativa, mentre domani lavversario si chiamerà Milan.