CORSPORT (P. TORRI) - Claudio Ranieri lo ha detto chiaramente, « San Siro ci dirà chi siamo e dove potremo arrivare » . San Siro è dietro langolo, domenica prossima, nel posticipo, i giallorossi che negli ultimi anni nello stadio milanese hanno banchettato spesso e volentieri (cè una striscia di tre vittorie consecutive, per esempio, sul campo del Milan), avranno una risposta importante su quello che potrà essere il loro ruolo in un campionato che, fin qui, ha detto che lInter è sempre lInter, ma il resto è tutto da verificare.
Ranieri ha superato con ottimi voti la prima fase romanista, undici punti in campionato, secondo solo a Mourinho, rimettendo insieme una Roma che dopo le prime due giornate sembrava destinata a una stagione di sofferenze. Ma visto che Eduardo aveva ragione e cioè che gli esami non finiscono mai, come peraltro Ranieri sa benissimo, per il tecnico e la sua squadra, dopo questa sosta, ci saranno nuovi appuntamenti da affrontare e possibilmente superare. A cominciare proprio dalla sfida di domenica prossima contro il Milan, un appuntamento che per Ranieri costituisce un crocevia fondamentale.
IL PIANO - Lallenatore della Roma già da giorni sta lavorando alla squadra da presentare a San Siro. E il primo a sapere che la crisi del Milan per la Roma può costituire più un pericolo che un vantaggio, è intenzionato a presentarsi in campo con una formazione che conceda poco ai rossoneri e, nello stesso tempo, sia in grado di fare male in fase offensiva. In questo senso sarà fondamentale il recupero di Francesco Totti, recupero sul quale oggi, quando il capitano ricomincerà a correre alla ripresa degli allenamenti, se ne saprà qualcosa di più, fermo restando che da parte di tutti cè ottimismo sul recupero del giocatore. Ranieri punterà su una Roma corta, schierata con il fidato quattro-quattro-due, con la tattica del fuorigioco che non dovrà essere esasperata (in particolare se dovesse giocare Pippo Inzaghi) e con qualche novità di formazione, soprattutto se linfermeria dovesse restituire al tecnico una buona parte degli infortunati.
In particolare Juan, costretto a fermarsi per unelongazione muscolare. Dando per scontato il recupero di Mexes, se dovesse essere disponibile anche Juan, a San Siro potremmo vedere in campo la linea difensiva che Ranieri ritiene più affidabile per cercare di arginare quel viziaccio di incassare troppi gol che da un anno è il problema principale della Roma. Burdisso, infatti, una delle note positive dellultimo periodo giallorosso, sarebbe spostato sulla corsia destra (Motta è infortunato, Cicinho è ancora indietro, Cassetti non sempre ha convinto), con Mexes e Juan coppia centrale e Riise sulla fascia sinistra. A destra, così, Ranieri potrebbe costituire una catena formata da Burdisso e il rientrante Taddei che gli darebbe le maggiori garanzie in fase difensiva. Mentre a sinistra, davanti al norvegese, toccherebbe a Perrot ta, con le due linee, difensori e centrocampisti che dovranno essere sempre corte e dinamiche. E davanti Totti e Vucinic che negli ultimi anni spesso e volentieri hanno fatto male al Milan.
IL PORTIERE - Ranieri spera di poter mandare in campo Doni. Il brasiliano non gioca dallaprile scorso, è reduce da un delicato intervento chirurgico e lunga riabilitazione, è quasi pronto ma rilanciarlo in una partita così delicata potrebbe costituire un rischio. Anche per questa ragione lallenatore ha voluto che domani sera, in notturna come si giocherà a San Siro, fosse organizzata unamichevole ( ad Anzio contro lAnziolavinio fischio dinizio ore venti) proprio per valutare meglio le condizioni di Doni. Se il provino sarà positivo, rivedremo il brasiliano, altrimenti sarà ballottaggio tra Lobont e Artur con il primo leggermente favorito.