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CORSPORT (P. TORRI) - Ci mancava Floro Flores. Due capocciate e la Roma sprofonda. Terza sconfitta consecutiva, ennesima partita con un paio di pappine alle spalle, Motta di nuovo infortunato, Taddei espulso per insulto al guardalinee ( sarà pesantemente multato), De Rossi e Cassetti ammoniti, erano diffidati, quindi squalificati per domenica prossima, Totti che se tutto va bene lo rivedremo dopo la sosta, terzultimo posto sotto appena due punti e nessuno si azzardi a consolarsi con i guai della Lazio, tanto meno con larrivo di Gian Paolo Montali, seduto in tribuna tra il ds Pradè e la signora Fioravanti, capace nella sua prima giornata esecutiva soprattutto di far sapere che il charter giallorosso sarebbe decollato a mezzanotte in punto, chi cè cè, chi non cè si arrangi.
DECISIONE - La squadra, intanto, andrà in ritiro. La decisione era nellaria, al termine della partita è stata comunicata alla squadra nello spogliatoio, si torna a Trigoria e si rimane lì fino alla partita con il Bologna,
un po come accadde lanno scorso dopo la Caporetto a Firenze, ritiro che Spalletti pubblicamente non condivise, allepoca durò meno di quarantotto ore, poi Totti e De Rossi andarono a parlare a Villa Pacelli, tana libera tutti a casa, lasciando perlomeno perplessi. Stavolta non succederà, anche perché la società ha provato a far filtrare la notizia che «il ritiro è stato deciso di comune accordo tra società e giocatori » , tesi che riportiamo per dovere di cronaca, ma da quando facciamo questo mestiere non ci è mai capitato di incontrare un calciatore felice di decidere di chiudersi in ritiro.
LA TELEFONATA - La realtà dice che la dottoressa Sensi subito al termine della partita ha telefonato ai suoi dirigenti sul campo, ratificando la decisione ai giocatori in uno spogliatoio che è rimasto chiuso a lungo, assente solo il tecnico Claudio Ranieri per quegli impegni televisivi a cui non si può dire di no. Allinterno la nuova triade romanista, Bruno Conti, Daniele Pradè e Gian Paolo Montali che hanno lungamente confessato la squadra. I toni, a quanto ci risulta, non sono stati esasperati, «anche perché stasera ( ieri sera ndi) ai giocatori cosa si può dire?, limpegno cè stato» . Qualche cosa di più è stata invece detta con severità a Rodrigo Taddei, colpevole, e sottolineiamo colpevole, di unespulsione frutto di un gesto isterico ( insulti al guardalinee), gesto peraltro già messo in mostra con laltro assistente di linea nel primo tempo ( pure qui insulti variegati), si vede che Stefani, il secondo assistente di linea, ha un udito migliore di Faverani, il primo guardalinee. Il faccia a faccia negli spogliatoi è durato a lungo, mentre cominciavano a circolare voci di giocatori in contrasto con Ranieri, a partire da Menez con il quale ci sarebbe stato un litigio nellintervallo della partita di domenica scorsa contro il Livorno e per questo punito lasciandolo sotto la doccia. In ogni caso, la situazione è oltre una crisi di nervi. Però è arrivato Montali che intanto ha messo a punto gli orari di partenza. Che qualcuno dia una mano a questa Roma.