Roma choc, tutti in ritiro

29/10/2009 alle 10:24.

CORSPORT (P. TORRI) - Ci mancava Floro Flores. Due capocciate e la Roma sprofon­da. Terza sconfitta consecutiva, en­nesima partita con un paio di pappi­ne alle spalle, Motta di nuovo infor­tunato, Taddei espulso per insulto al guardalinee ( sarà pesantemente multato), De Rossi e Cassetti ammo­niti, erano diffidati, quindi squalifi­cati per domenica prossima, Totti che se tutto va bene lo rivedremo dopo la sosta, terz’ultimo posto sot­to appena due punti e nessuno si az­zardi a consolarsi con i guai della Lazio, tanto meno con l’arrivo di Gian Paolo Montali, sedu­to in tribuna tra il ds Pradè e la signora Fioravanti, capace nella sua prima gior­nata esecutiva so­prattutto di far sape­re che il charter gial­lorosso sarebbe de­collato a mezzanotte in punto, chi c’è c’è, chi non c’è si arrangi.



DECISIONE - La squadra, intanto, an­drà in ritiro. La deci­sione era nell’aria, al termine della partita è stata comunicata alla squadra nel­lo spogliatoio, si torna a Trigoria e si rimane lì fino alla partita con il Bo­logna,

un po’ come accadde l’anno scorso dopo la Caporetto a Firenze, ritiro che Spalletti pubblicamente non condivise, all’epoca durò meno di quarantotto ore, poi e
andarono a parlare a Villa Pa­celli, tana libera tutti a casa, lascian­do perlomeno perplessi. Stavolta non succederà, anche perché la so­cietà ha provato a far filtrare la no­tizia che «il ritiro è stato deciso di comune accordo tra società e gioca­tori » , tesi che riportiamo per dovere di cronaca, ma da quando facciamo questo mestiere non ci è mai capita­to di incontrare un calciatore felice di decidere di chiudersi in ritiro.



LA TELEFONATA
- La realtà dice che la dottoressa Sensi subito al termine della partita ha telefonato ai suoi di­rigenti sul campo, ratificando la de­cisione ai giocatori in uno spogliato­io che è rimasto chiuso a lungo, as­sente solo il tecnico Claudio Ranie­ri per quegli impegni televisivi a cui non si può dire di no. All’interno la nuova triade romanista, Bruno Con­ti, Daniele Pradè e Gian Paolo Mon­tali che hanno lungamente confes­sato la squadra. I toni, a quanto ci risulta, non sono stati esasperati, «anche perché stase­ra ( ieri sera ndi) ai giocatori cosa si può dire?, l’impegno c’è stato» . Qualche cosa di più è stata invece detta con severità a Rodrigo Taddei, col­pevole, e sottolineia­mo colpevole, di un’espulsione frutto di un gesto isterico ( insulti al guardali­nee), gesto peraltro già messo in mostra con l’altro assistente di linea nel primo tempo ( pure qui in­sulti variegati), si ve­de che Stefani, il secondo assistente di linea, ha un udito migliore di Fa­verani, il primo guardalinee. Il fac­cia a faccia negli spogliatoi è durato a lungo, mentre cominciavano a cir­colare voci di giocatori in contrasto con Ranieri, a partire da Menez con il quale ci sarebbe stato un litigio nell’intervallo della partita di dome­nica scorsa contro il Livorno e per questo punito lasciandolo sotto la doccia. In ogni caso, la situazione è oltre una crisi di nervi. Però è arri­vato Montali che intanto ha messo a punto gli orari di partenza. Che qualcuno dia una mano a questa Ro­ma.