Ranieri se la gode

05/10/2009 alle 09:10.

GASPORT - Sostiene Rosella Sensi con un sorriso a denti stretti che Ranieri le piace, «perché è concreto e molto diretto, e dice sempre le cose come stanno». Se sta bene a lei, che per esem­pio dica pane al pane e vino al vino ciò che pensa dei campi di Trigoria, sta bene a tutti.

in­comprensibili. Questo usa ter­mini semplici. Alcune espressio­ni sono un po’ scontate — per esempio ieri ha detto «i sistemi di gioco non valgono nulla sen­za i grandi giocatori» — altre sembrano di un’altra epoca, co­me quel «sempreverde Casset­ti », davvero mitico, o «il fuori­gioco così è un rischiatutto».

Barbera Perché Ranieri, va da sè, vorrebbe rischiare il meno possibile. Lo ripete dal primo giorno: cominciamo a non pren­derle, poi qualcuno là davanti segnerà. Facile se

hai . «Con un campione così, il mo­dulo diventa quasi un detta­glio », riconosce. D’altronde, «fi­nora abbiamo giocato ogni tre giorni, e al massimo ai giocato­ri ho potuto dare qualche consi­glio. Del resto, dovevo solo re­stituire a


questi ragazzi entusia­smo e voglia di lottare fino in fondo. Ora la sosta ci consenti­rà di lavorare con più tranquilli­tà », e Ranieri forse comincerà a trasmettere ai giocatori la sua filosofia, che, non manca di ri­cordare, «è diversa dal prede­cessore ». Lo ribadisce, perché la Sensi poco prima ha carina­mente confessato che con Spal­letti «ci divertivamo di più, ma ora c’è grande determinazio­ne ». «Serve tempo», rintuzza Ranieri. Ma per cosa? Il cal­cio-champagne? Più il cal­cio- Barbera, forse.

Tipo Né bella né brutta, la Ro­ma di Ranieri al massimo è un tipo. Ieri, più «tipo»

con il rom­bo che con il 4-4-2 in linea. «Nel primo tempo abbiamo sofferto, non

riusciamo ad arginare a si­nistra, buon per noi che siamo riusciti subito a

pareggiare — racconta Ranieri —. Molto me­glio nella ripresa, quando ab­biamo

cambiato sistema di gio­co e la squadra era più compat­ta ed equilibrata. Credo che

al­la fine la nostra vittoria sia meri­tata ». Tre successi e due pareg­gi in cinque

gare di campiona­to, è il primo mini-bilancio di Ranieri. «Serviva una vittoria per

chiudere in bellezza questo mese di lavoro...», e poi, cosa succederà? Ranieri non

vuole guardare troppo avanti. «Intan­to facciamo due giorni di vacan­za, io mi godo

questa vittoria, che per me vale doppio: come tecnico e come tifoso».

Democratico C’è da dire che que­sta squadra dimostra di saper soffrire e lottare come

il suo al­lenatore. «Nessuno mi ha mai regalato niente, ho fatto la ga­vetta », disse

presentandosi. Ec­co, il senso è proprio questo. An­che i giovani lo hanno capito.

Ranieri li sta inserendo gradual­mente, ieri ha buttato nella mi­schia Faty e

Andreolli. «Ricar­do è stato bravissimo, un secon­do tempo straordinario. Marco è

stata una bella conferma. Ora mi aspetto di recuperare anche gli infortunati: tutti

avranno una chance». Yes, you can.

«Del resto dovevo restituire a questi ragazzi entusiasmo e voglia di lottare fino in

fondo. La sosta ci farà bene»