
GASPORT - Sostiene Rosella Sensi con un sorriso a denti stretti che Ranieri le piace, «perché è concreto e molto diretto, e dice sempre le cose come stanno». Se sta bene a lei, che per esempio dica pane al pane e vino al vino ciò che pensa dei campi di Trigoria, sta bene a tutti.
incomprensibili. Questo usa termini semplici. Alcune espressioni sono un po scontate per esempio ieri ha detto «i sistemi di gioco non valgono nulla senza i grandi giocatori» altre sembrano di unaltra epoca, come quel «sempreverde Cassetti », davvero mitico, o «il fuorigioco così è un rischiatutto».
Barbera Perché Ranieri, va da sè, vorrebbe rischiare il meno possibile. Lo ripete dal primo giorno: cominciamo a non prenderle, poi qualcuno là davanti segnerà. Facile se
hai Totti. «Con un campione così, il modulo diventa quasi un dettaglio », riconosce. Daltronde, «finora abbiamo giocato ogni tre giorni, e al massimo ai giocatori ho potuto dare qualche consiglio. Del resto, dovevo solo restituire a
questi ragazzi entusiasmo e voglia di lottare fino in fondo. Ora la sosta ci consentirà di lavorare con più tranquillità », e Ranieri forse comincerà a trasmettere ai giocatori la sua filosofia, che, non manca di ricordare, «è diversa dal predecessore ». Lo ribadisce, perché la Sensi poco prima ha carinamente confessato che con Spalletti «ci divertivamo di più, ma ora cè grande determinazione ». «Serve tempo», rintuzza Ranieri. Ma per cosa? Il calcio-champagne? Più il calcio- Barbera, forse.
Tipo Né bella né brutta, la Roma di Ranieri al massimo è un tipo. Ieri, più «tipo»
con il rombo che con il 4-4-2 in linea. «Nel primo tempo abbiamo sofferto, non
riusciamo ad arginare a sinistra, buon per noi che siamo riusciti subito a
pareggiare racconta Ranieri . Molto meglio nella ripresa, quando abbiamo
cambiato sistema di gioco e la squadra era più compatta ed equilibrata. Credo che
alla fine la nostra vittoria sia meritata ». Tre successi e due pareggi in cinque
gare di campionato, è il primo mini-bilancio di Ranieri. «Serviva una vittoria per
chiudere in bellezza questo mese di lavoro...», e poi, cosa succederà? Ranieri non
vuole guardare troppo avanti. «Intanto facciamo due giorni di vacanza, io mi godo
questa vittoria, che per me vale doppio: come tecnico e come tifoso».
Democratico Cè da dire che questa squadra dimostra di saper soffrire e lottare come
il suo allenatore. «Nessuno mi ha mai regalato niente, ho fatto la gavetta », disse
presentandosi. Ecco, il senso è proprio questo. Anche i giovani lo hanno capito.
Ranieri li sta inserendo gradualmente, ieri ha buttato nella mischia Faty e
Andreolli. «Ricardo è stato bravissimo, un secondo tempo straordinario. Marco è
stata una bella conferma. Ora mi aspetto di recuperare anche gli infortunati: tutti
avranno una chance». Yes, you can.
«Del resto dovevo restituire a questi ragazzi entusiasmo e voglia di lottare fino in
fondo. La sosta ci farà bene»