
IL ROMANISTA (S. PETRUCCI) - La Roma furiosa, anzi furibonda, prova stasera a dimenticare il sorriso balordo di Rosetti nellincanto del Craven Cottage, lo stadiosalotto di Mohamed Al Fayed, il signore dei mitici magazzini Harrods, il primo miliardario straniero a togliersi lo sfizio di acquistare un club inglese. Lo fa allombra della determinazione di Claudio Ranieri, che a Londra ha una casa non lontano dal piccolo tempio del Fulham e a San Siro ha fatto da apripista allinnovativo sfogo di Rosella Sensi, rimasta a casa a differenza del diesse Pradé, partito regolarmente con la squadra. Speriamo che..
Noi che conosciamo un po meglio la realtà giallorossa ci sentiamo magari propensi a una maggiore cautela: Totti non è partito, afflitto dai guai al ginocchio e dai soliti misteri; di Juan si sono perse le tracce; Doni è in piena convalescenza. Cicinho è sempre rotondo come un abbacchietto; la banda nel suo complesso, il caricatissimo Menez a parte, non sembra vivere una fase di splendore fisico e, alla faccia del turnover, già comincia a chiedere gli straordinari a più di un elemento (da Riise a Burdisso, da De Rossi a Pizarro). In ballo, orgoglio a parte, forse non cè granché. Ma forte è la curiosità di verificare le capacità di reazione del gruppo di fronte allultima clamorosa ingiustizia subìta. Di nuovo, cè latteggiamento del presidente, finalmente tornato a mostrare una grinta degna di papà e mamma. Basterà a scuoterci dalla rabbia che, a distanza di tre giorni buoni, ancora ci rode dentro?