
IL MESSAGGERO (F. ROSSI) - NOn è possibile realizzare un grande impianto sportivo, con contorno di aree residenziali e maga-centro commerciale, "senza prevedere prima un forte investimento di infrastrutture". Ed è "molto preoccupante l'idea di poter procedere con varianti automatiche al piano regolatore generale, saltando l'iter pricedurale previsto per queste delicate operazioni urbanistiche, come è previsto da proposte di legge in discussione alle Camere". Roberto Morassut, segretario regionale del..
Lei conosce molto bene il nuovo piano regolatore (ieri confermato dalla sentenza del Consiglio di STato). itiene che il progetto del nuovo stadio della Roma sia compatibile con lo strumento urbanistico adottato nel 2008?
"Questo progetto prevede una variante al piano regolatore. Personalmente trovo molto preoccupante che, a livello nazionale, si stia portando avanti una legge che prevede varianti automatiche per costruire stadi, anche da parte di privati, saltando tutte le procedure abituali ed escludendo Comuni, regioni e comunità locali dalla discussione".
Il comitato di quartiere Casalotti ha già lanciato l'allarme: con il nuovo stadio saremo al collasso. E' un timore giustificato?
"Qualsiasi piano di questo tipo deve prevedere, a monte, un fortissimo sforzo infrastrutturale, assolutamente indispensabile per garantire la vivibilità delle zone interessate e la fruibilità degli stessi impianti. In quel quadrante bisognerebbe innanzitutto prolungare la metro A fino a Casalotti, realizzare la stazione ferroviaria di Massimina, raddoppiare e mettere in sicurezza via di Boccea".
Cosa ne pensa del progetto stadio in se'?
"Onestamente non lo conosco, ho potuto vedere solo i grafici presentati in conferenza stampa e pubblicati sui giornali e quindi non mi permetto di giudicare la struttura. Ritengo però che il Ministero e amministrazioni locali, pur senza pregiudizi, debbano essere particolarmente prudenti nel valutare compatibilità ambientali e urbanistiche ed eventuali vincoli, per portare avanti un iter complesso come questo. Chiedo all'amministrazione grande sobrietà e trasparenza: la cosa fondamentale è non illudere migliaia di tifosi, prospettando situazioni non ancora ben definite".
C'è chi pone dubbi anche sulla parte economica del progetto, che prevede un grosso investimento (250-300 milioni) a carico dei privati, e la realizzazione di un grande complesso residenziale e di un megacentro commerciale. Lei cosa ne pensa?
"Su questo credo che la concertazione tra le istituzioni debba essere particolarmente accurata. Su un dato bisogna essere molto attenti: le valorizzazioni delle aree siano legate alle società di calcio. Mi auguro comunque che lo sforzo di Rosella Sensi e della dirigenza della Roma possa coronarsi nel quadro di un giusto equilibrio urbanistico"