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GASPORT (M. CECCHINI) - LAeroplanino ha ancora un graffio sullo zigomo, ma stavolta i difensori avversari non centrano. «Giocavo con mia figlia...», dice con un sorriso dolce Vincenzo Montella. La nuova vita lo propone allenatore nelle giovanili della Roma, lattualità parla anche di Fulham alle porte, ovvero il club dove tre stagioni fa, per 4 mesi, lAeroplanino atterrò a caccia di gloria. Per lui tanta sfortuna, però, visto che in Inghilterra giocò solo 10 gare segnando però 3 reti.
Montella, comè stata la sua esperienza londinese?
«Al Fulham sono stato bene, cè un bellambiente. È uno dei club più antichi di Londra ed ha uno stadio da 24.000 posti sempre pieno. Il loro centro sportivo è più piccolo dei nostri, un po meno attrezzato. I tifosi sono tranquilli, ma appassionati. Con me sono stati tutti gentili, e non posso dimenticare il coro che mi dedicavano, sullaria di 'Volare' di Modugno » .
Quale sentono come derby fra i tanti di Londra?
«Per loro è quello col Chelsea, che è il quartiere adiacente».
Quali sono i giocatori rimasti della sua stagione?
«Non ricordo bene, ma di certo il nazionale Usa Dempsey, bravo davvero, e il nord irlandese Davies, un jolly utile, ma la Roma è molto più esperta».
Ha conosciuto bene il proprietario, Al Fayed?
«No, veniva poco. Ricordo che di tanto in tanto entrava in campo per salutare i tifosi che lo applaudivano » .
Come sono i difensori inglesi?
«Sono più duri, ma meno smaliziati dei nostri. Se fossi andato prima in Premier avrei potuto fare bene anche lì».
Ha imparato bene linglese?
«Avevo cominciato a studiarlo con passione e dei progressi ne avevo fatti. Ora ho smesso, ma vorrei riprendere».
Da un giallorosso allaltro: pensa che Aquilani potrà fare bene al Liverpool?
«Ha tutti i mezzi per riuscirvi, anche perché è in una grande squadra». Quello che il suo Fulham non era.