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LEGGO (F. MACCHERONI) - Quello che avremmo voluto sentire al suo arrivo, lo ha detto adesso: questa non è la sua squadra. Claudio Ranieri raccoglie lo scudo e prova lultima difesa. Troppo facile. Una cosa del genere laveva detta anche Spalletti
Ranieri oggi è indifendibile. Perché nessuno gli ha puntato la pistola alla tempia quando ha tirato giù dalla soffitta il tesserino da testaccino doc e ha raccontato che andava tutto bene, dalla squadra alla dirigenza.
Non sorprende che Ranieri difenda Daniele De Rossi, senza il quale gli resterebbe davvero Pit. Sorprende la girandola di cambi: in campo e dumore. Sorprende che esalti Menez e lo cambi dopo 45 per Guberti. Attenzione a non interpretare lo sfogo come un tentativo di responsabilizzare i giocatori: che si responsabilizzano lasciandoli in campo. Chi esce, chi non gioca, ha sempre ragione. Limpressione è che ieri Ranieri abbia confessato il suo vero limite. Quello che non ci ha mai fatto rimpiangere la sua lontananza da Roma. (F.Mac.)