Mirko piange ma non molla

31/10/2009 alle 10:41.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Domenica pomeriggio, al ter­mine della partita contro il Livorno, Mirko Vucinic ha pianto. Aveva sba­gliato quel gol che aveva condannato la Roma alla sconfitta, non si dava pa­ce. Aveva fatto di tutto per buttarla dentro, non c’era riuscito, la porta sembrava stregata. I fischi dei tifosi fanno male, specie per lui, che è un ra­gazzo sensibile. La sua è stata una set­timana travagliata. Dopo la partita contro il Livorno, ha cercato il riscat­to a Udine.

Ma oggi il suo presente è qui e Vuci­nic sente che deve darsi una scossa. Il digiuno adesso pesa, eccome se pesa. Ancora a secco in campionato, l’unico gol della stagione risale alla prima partita di Europa League, era il 30 lu­glio e la Roma di Spalletti era partita con le migliori intenzioni. Ranieri fino all’ultimo cercherà di capire le condi­zioni psicologiche di Vucinic. «E’ mol­to dispiaciuto » , disse dopo la partita contro il Livorno. In queste ore vuole cercare di capire se Mirko ha la forza di reagire, se è pronto a sfidare la pro­babile contestazione dei tifosi. Vuci­nic non vuole tirarsi indietro, la Roma ha bisogno di lui. Il momento è diffici­le, ma ci metterà tutto se stesso. Si sta allenando con impegno in questi gior­ni, il ritiro non gli pesa, cerca di re­stare concentrato.

Ranieri dovrà decidere, dopo aver parlato con il montenegrino. E’ in bal­lottaggio con Baptista, un altro che non riesce a ritrovarsi e che finora ha giocato pochissimo. Per il tecnico è importante capire l’impatto ambienta­le che può avere Vucinic, in una par­tita da vincere a tutti i costi, per allon­tanare la crisi. L’Olimpico non gli fa paura. Qui ha segnato gol che porterà per sempre nel suo cuore. La doppiet­ta al Chelsea, quella al Milan, la rete segnata in un derby vinto.