
GASPORT (A. CATAPANO) - Mirko vorrebbe essere così leggero da volare. Vorrebbe almeno avere lagilità di un pugile, di quelli che saltellano da una corda allaltra e poi con un balzo sono al centro del ring e colpiscono. Se conoscesse la storia di Mohammed Ali, ecco Mirko stasera vorrebbe essere proprio come lui, vorrebbe «volare come una farfalla e pungere come unape», e mandare al tappeto il Fulham.
Aspettiamolo Ma Mirko ha ancora le gambe pesanti. «Quanto vorrei stare bene, potermi allenare regolarmente, senza questi continui problemi fisici », ripete da quando lastinenza dal gol (uno solo..
Aspettiamolo Ma Mirko ha ancora le gambe pesanti. «Quanto vorrei stare bene, potermi allenare regolarmente, senza questi continui problemi fisici », ripete da quando lastinenza dal gol (uno solo, al principio, poi più nulla in tre mesi) è diventato un problema da trattare anche con la psicanalisi. «È un peso per me...». E più ci pensa e meno gli viene. È come uno scrittore alla continua ma vana ricerca dellispirazione. Ecco allora che il conforto di chi gli sta vicino può alleggerirgli lanima, in attesa che pure le gambe ricomincino a girare. «Vucinic è un grande giocatore, bersagliato dai problemi fisici racconta Ranieri . A Milano ha fatto un grande sacrificio a scendere in campo, ora non possiamo chiedergli di più, ma presto rivedremo il vero Mirko. Intanto, però, non viva lastinenza dal gol come uno stress». Se possibile, non ci pensi. Oppure pensi al fatto che dopo Totti è il romanista più prolifico in Europa, 9 reti (al pari di Baptista).
Pazienza La Roma non vince in Inghilterra dal 2001. Negli 8 incontri giocati da allora ha incassato un pari e 7 k.o., segnando due gol, lultimo di De Rossi e una data indimenticabile (10 aprile 2007, Manchester-Roma 7-1). Ora, orfani di Totti, con Vucinic mezzo e mezzo, Okaka derubato e triste, Menez atteso alla conferma, ci si potrebbe affidare anche alla ritrovata (?) forma di Baptista: «Mi sento molto meglio assicura , avrei bisogno di giocare per testare il mio stato di forma ». Che poi lappuntamento è tanto importante da richiedere il contributo di tutti. Doni: «Sto bene, sono pronto a blindare la porta». Perrotta: «Daremo il massimo e dimenticheremo lamarezza di San Siro». Perfino Cicinho: «Ma quando arriva il mio turno?».