Menez si allontana da Roma

08/10/2009 alle 09:47.

CORSPORT (P. TORRI) - A me in giro non mi prendi, dove in giro può essere legittimamente interpretato an­che nella maniera più volgare. Spogliatoi dell’Olimpico, sera­ta di Europa League, giovedì scorso, le 23 sono passate da pochi minuti, la Roma ha appena battuto il Cska Sofia, i giallorossi sono sotto la doccia. Claudio Ranieri no. Parla, anzi ur­la, a Jeremy Me­nez, mandato in campo nel se­condo tempo, quarantacinque minuti a giocare da solo, palla persa, corsa finita, neppure le urla del tecnico ..

Claudio Ranieri no. Parla, anzi ur­la, a Jeremy Me­nez, mandato in campo nel se­condo tempo, quarantacinque minuti a giocare da solo, palla persa, corsa finita, neppure le urla del tecnico dal campo rie­scono a cambiare la situazione. Il tutto non proprio gradito dal tecnico romanista. E lo fece im­mediatamente presente al fran­cese, con frasi dure, tipo io non è che me la prendo solo con te ma con chi ti ha preso strillate di fronte a tutti i compagni e lo staff tecnico. Che è pure un di­to puntato su chi ha voluto il francese in giallorosso, in pri­mis Daniele Baldini, vice di Lu­ciano Spalletti, in secundis, il direttore sportivo Daniele Pra­dè che, peraltro, pure con qual­che ragione, continua a credere nelle potenzialità del giocatore.

LA QUESTIONE - Il caso, peraltro latente da tempo, è stato uffi­cialmente aperto da Ranieri. Anche se in questi ultimi giorni tra le parti c’è stato un riavvicinamento più formale che sostanziale ( ieri Menez non era a Trigoria: stato febbrile, oggi do­vrebbe ripresen­tarsi). Il giocatore continua a dire di non volersi muovere da Roma, ma il rischio per lui, che pure all’inizio della stagione aveva ribadito la sua intenzione di puntare ad andare al Mon­diale (sempre che la Francia si qualifichi), è quello nei prossi­mi mesi di guardare più che giocare. Quindi anche di matu­rare l’idea di chiedere di anda­re via nel prossimo mercato di gennaio. Come, peraltro, gli hanno fatto capire che non sa­rebbe sbagliato sia Ranieri ( « Ho detto a Menez che deve giocare cento, centocinquanta

partite in Francia e poi torna­re » ) , sia il suo vice Damiano ( « E’ arrivato troppo presto in Italia » ) . Cose che sono state dette a quattr’occhi anche al giocatore, spiegandogli che il metodo che si userà sarà quel­lo della tolleranza zero, che in campo si deve cor­rere anche quan­do il pallone è tra i piedi degli avver­sari, che non basta il talento per sfon­dare nel calcio, che non saranno più tollerati atteg­giamenti di estra­neità.

TAGLIO - Insomma, ci sono tut­ti i presupposti perché Menez possa essere uno di quei gioca­tori che nel prossimo gennaio lasceranno Trigoria. Non in prestito, però, almeno questa è l’intenzione della società che sul giocatore, poco più di un an­no fa, ha investito oltre 10 mi­lioni di euro, inserendo nel con­tratto quinquennale al giocato­re, anche una clausola che, al termine della seconda stagione, libera il francese in cambio di 25 milioni di euro. Cifra, però, che in questo momento oggetti­vamente nessuno è pronto a in­vestire su Menez. Jeremy ha poco più di due mesi per ricon­quistarsi il suo spazio nella Ro­ma. Oppure tre mesi per tro­varsi una squadra che gli con­senta di tornare a giocare con continuità, opportunità che in questo momento alla Roma è lonta­nissima. Un even­tuale ritorno in Francia sembra essere la pista più praticabile. A co­minciare dal Mar­siglia che già l’estate scorsa ha provato a prendere Menez. A gennaio, tra l’altro, il tecnico Deschamps, grande estimatore di Menez, perderà il senegalese Niang che dovrà andare a gio­care la coppa d’Africa. La se­conda opzione potrebbe essere rappresentata dal Lione dove non mancano gli estimatori del talento francese. La Roma di fronte a un’offerta tra gli 8 e i 10 milioni si metterebbe sedu­ta a trattare. Sperando, nello stesso tempo, che nei prossimi due mesi la cura Ranieri resti­tuisca alla squadra il Menez dei giorni migliori.