
GASPORT (A. CERRUTI) - Cassano? No, basta. Totti? Sì, forse. Lippi dice poco, ma fa capire molto. E non è un caso che accetti di parlare di un grande assente a qualificazione avvenuta, lanciando un ideale ponte verso il Mondiale. Il calendario ricorda che stasera si gioca Italia-Cipro. In realtà, la vera partita che sta per incominciare è unaltra: quella con il fattore T di Totti, che potrebbe rituffarsi in un futuro azzurro. Mai Lippi aveva sorriso così tanto, da quando è tornato sulla panchina della Nazionale e mai si era soffermato così a lungo a elogiare le qualità morali e tecniche di Totti. Un confronto ..
Vista la disponibilità di Totti a tornare e quella di Lippi ad accoglierlo, l'unico rischio che potrebbe ostacolare il rientro delromanista è legato alle sue condizioni fisiche, la vera ragione dell'addio alla maglia azzurra tre anni fa. Ecco perché soltanto in primavera sapremo se il fattore T di Totti avrà prevalso sul fattore C di Cassano. Ma se il romanista fosse in forma come adesso, ci sarebbero almeno tre buoni motivi per riabbracciarlo in Nazionale.
Il primo è legato alla facilità con cui Totti tornerebbe in una squadra che già conosce, come attaccante con licenza di arretrare; ilsecondo alla necessità di un uomo di qualità in una squadra più battagliera che tecnica, costretta ad aggrapparsi soltanto a Pirlo; ilterzo al valore assoluto di Totti, un campione che sarebbe titolare in qualsiasi squadra, non a caso l'unico che Bearzot avrebbe idealmente inserito nella sua Nazionale campione del mondo. In attesa di conoscere il futuro, Lippi fa bene a concentrarsi sul presente, a cominciare dalla gara di stasera, inutile per la classificama utilissima per studiare le alternative ai titolari. Attorno a capitan Cannavaro e al vice Gattuso, occhio ai giovani Santon e Bocchetti, al rilancio di Pepito Rossi, ma soprattutto a D'Agostino, centrocampista già seguito da Juventus e Real Madrid, che lasciò la Roma nel 2005 perché chiuso, tatticamente e tecnicamente, da un certo Totti. Nell'Udinese ha arretrato il suo raggio d'azione, diventando un perfetto regista davanti alla difesa. E così stavolta D'Agostino non dovrebbe più andare via, se tornasse Totti. Il fattore T farebbe bene anche a lui.