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IL ROMANISTA (M. CATALANI) - e' di gran moda. La Roma, come la moglie del soldato . La sorpresa, sempre brutta, è dietro langolo. Scriveva Nietzsche: tutto ciò che si fa per amore è al di la del bene e del male. Finì abbracciato ad un cavallo morente in una grigia strada della Torino di fine novecento. Anche noi siamo abbracciati al morente la Roma. Grave, quanto può essere la passione e lamore che essa consuma
Problema tuo, direbbe qualcuno, non certo voi che leggete "Il Romanista", siete come me, parliamo a stessa lingua, viviamo immu tabile uguale sentimento. Ma alla parola amore è legata anche unaltra parola abusata
ed umiliata del nostro vocabolario: verità. Di verità ce sono mille: quella nascosta, quella dovuta, quella detta e non detta, quella mascherata e ancora altre cento, ma poi lo sappiamo, ce ne è una, una sola e basta. Nasconderla a se stessi fa male e allora diciamola, tiriamola fuori e facciamone luso che le spetta.
La verità della nostra Roma è che Lei è una grande madre ferita da tutti i suoi figli della corrente generazione. Società, dirigenti, calciatori. Ognuno sta facendo la sua parte. La prima inconfutabile verità è a bilancio. Da ieri
visibile a tutti ci detta dati esaltanti. Come già saprete la Lazio con 27mila abbonati, questanno ne conta quasi tremila più della Roma. Come dire che incontri per strada un vecchio amico che, dati alla mano, ti certifica che Frosinone ha più abitanti di Roma, che Alvaro Vitali tromba più di Brad Pitt o che Flavia Vento è più intelligente di Rubbia. Da non crederci. Abbiamo subito anche questa.
La società. In gravi difficoltà economiche, gira su se stessa alla ricerca di denaro e identità. Errori e contraddizioni. Tornando al bilancio sarebbe stato molto generoso sapere quanto siano costati i rinnovi dei contratti di Conti e Pradè, ma quella voce non cè. Ci sono gli stipendi di Rosella e sorella, altri no. Di più
non cè dato di sapere. Vogliamo fare almeno una milionata e mezzo (al netto, dunque tre lordi) di euri romani, per i due rinnovi? Vedremo la mia è unipotesi basata sui prezzi di mercato. Questo accadde pochi mesi fa allepoca della squallida vicenda Fioranelli, capace di fare sorridere tutti noi.
Adesso a distanza di pochi mesi arriva Montali. Supervisore delle risorse umane, sportive, tecniche, logistiche
apotropaiche. Fate voi, aggiungete a vostro gusto. Che vuole dire? Tutto e niente, lo sapete cari e nobili lettori, ma una cosa la capiamo: Conti e Pradé hanno il tutore, uomo mi dicono serio, preciso e di tutto rispetto. Ma anche qui buio. Nessuna conferenza stampa del nuovo arrivato, solo, mi dicono, un intervento radiofonico, per altro annunciato. A decidere adesso cè lui e poco (forse pochissimo?) loro e noi ci chiediamo il perché di quei rinnovi, costati soldi che potevano essere spesi per un centravanti, ignorante, grezzo, magari di Fiumicino, tifoso della Roma e che quando arriva un pallone sente la puzza da lontano e lo caccia in fondo alla rete. Siamo lunica squadra della serie A che non ha uno straccio di un centravanti. Tutti ne hanno due e moltissimi almeno tre. Siena, Palermo, Genova, Atalanta,Bari e anche
udite! udite! la Lazio di Lotirchio. Ve li ricordo: Cruz, Rocchi, Zarate e Pandev nel cassetto. Incredibile, ma è la verità.
Unaltra verità? Il settore giovanile è allo sbando. Finale di coppa Italia primavera a Genova
dirigenti al seguito zero! La Roma non ha chi segue i giovani? Ma no
qualcuno ti risponde. Invece si
è proprio così. A capo del settore cè Stefanelli, uomo di Conti. Poi cè Bruno, direttore dellarea tecnica, cioé giocatori e allenatori. Il settore giovanile della Roma e il Lazio (regione) in generale, sono sempre stati il più grande serbatoio di giocatori che hanno scritto la parola calcio in Italia. Da quanto non esce più un fenomeno?
Da troppo tempo, gli ultimi sono De Rossi e Aquilani. Qualche altro buonino è finito nelle maglie di cessioni grottesche. Vedi Galloppa e caso Siena
una vergogna della gestione Pradè. Ma come in tutte le storie cè sempre la possibilità di un lieto fine. Basta scriverlo. E allora vi informo. Sapete che ad allenare gli allievi nazionali cè tale Andrea Stramaccioni, premiato con la panchina doro per il settore giovanile. Questo signore
(lunico del settore giovanile con il patentino di allenatore)se non verrà rispettata la clausola contrattuale sottoscritta con la A.S. Roma e che alla fine del terzo anno prevede il suo passaggio alla Primavera, andrà via a fine stagione e con lui qualche giocatore del settore giovanile. Quali e perché? Dopo Petrucci, che ci siamo
fatti scippare dal simpatico Manchester, perderemo anche i più promettenti in odore di essere campioni. Sini, Pettinari, Malomo e un paio di 92 tra i quali un fantasista dai piedi
sembra importanti. Ripeto tutto questo accadrà se al termine di questa stagione il buon Stramaccioni non avrà, come da contratto, la primavera. Dove finirà la storia? A Milano, zona Inter, società che da tempo gli fa gli occhi dolci e che è vero ci ha rubato uno scudetto, ma poi è stata anche generosa con le nostre(?) casse per ripagarci del furto subito. Buon lavoro Montali, la fine della favola la scriva lei.
Ancora società. Ha il quarto monte ingaggi italiano, una cifra che mi vergogno di scrivere e come detto un solo centravanti: Okaka. Vado avanti? Sì. Rinnova in questi giorni i contratti di Pizzarro e Perrotta uno fino al 2013 e laltro fino al 2011. Se calcoliamo letà il loro contratto scadrà quando i due avranno 33 anni. Unaltra follia? No tranquilli, altre due cessioni, allunico che li vuole. Spalletti Si vende, si fanno contratti per vendere, si distrugge lunica risorsa a costo zero che è il settore giovanile e si compra male e
a tanti soldi, i giocatori
sbagliati. La verità? Io Vi sto raccontando fatti, non presunte informazioni da me interpretate. Giudicate Voi.
La squadra. Chiamiamola anche con il suo nuovo nome: la risorsa umana sportiva. Bella risorsa direte Voi. Sono daccordo, da piangere. Una squadra che senza Totti non può pensare di vincere. Totti, un fenomeno assoluto, non si discute, ma ha 33 anni e lo hanno rotto dalla testa ai piedi. Non gli si può chiedere di giocare tutte e partite, non può farcela. E allora? Siamo nella merda, perche in un paio di geniali campagne acquisti (lultima solo cessioni) non è stato acquistato un suo vice. Mi accontenterei di Bogdani, Budan, Corradi, non chiedo Tiribocchi o Pellissier, non oso tanto. Mi sarebbe bastato una punta dilettante, uno di eccellenza che tira la palla come bestemmia. Segna e sputa per terra. Un ignorante che se gli chedi . lei che fa nella vita? serio come un politico che entra in guerra ti risponde: la punta, il centrattacco e non sa aggiungere altro, perché altro non fa. Niente. Earrivato Baptista, che alla stessa domanda non saprebbe cosa rispondere, sono stati spesi 21 milioni di euro per Vucinic che forse è una punta ma non sa fare la punta (con Zeman sono capaci tutti) e 10 per Menez che è un fenomeno assoluto ma sta male e non segna venti goal a campionato. Poi Spalletti. Il quarto allenatore che va via rinunciando allingaggio. Nel calcio una cosa mai vista, cè da pensare che a Trigoria ci sia la lebbra e nessuno ha il coraggio di dirlo. Adesso? Ecco a Voi Ranieri. Romano, romanista, uomo di buona fede e di 4-4- 2. Dopo un mese e mezzo, fa sapere che la squadra non è la sua (lo sapevamo) e la scarica nel bel mezzo di una conferenza stampa. Perfetto, il cerchio si chiude, cè da riflettere,se non da piangere.
Capitolo infortuni, ricadute e rientri? Capitolo troppo lungo, servirebbero dieci pagine. Ma la domanda sorge spontanea: ma non era colpa di Brozzi? E adesso di chi è? Anche questo nuovo medico non è più nelle grazie della nostra presidente? E perché non parla? Ranieri dice che Menez non gioca per una ricaduta al vecchio problema della pubalgia. Antonio Spataro, nuovo medico sportivo (?????), tace, non rilascia dichiarazioni, non comunica. Spieghiamo. Via Brozzi dentro Del Signore, ma il nuovo medico dura poco. Non firma e porta la Roma in tribunale. Perché non sappiamo. Arriva ufficialmente Vincenzo Affinito, valente cardiologo, poco affine a polpacci e menischi. Lui è il medico ufficiale sul sito della AS Roma, ma in effetti tutti sanno che chi si occupa dei nostri giocatori è il dottor Antonio Spataro, anche lui cardiologo. Manco questo è vero. In panchina ci va il dottor Luca Pengue, Spataro non cè, un cardiologo in panca non lo vuole nessuno. Ma chi è il dottor Luca Pengue? Pensate lassistente di Brozzi, voluto nel suo staff proprio dal vecchio medico sociale della Roma ritenuto, a furor di popolo (ingiustamente dico io) responsabile di tutti i mali della Roma. Al che uno si chiede: ma se Ranieri ha detto una cazzata su Menez , perché lha detta? Il medico non parla (anche perché non sappiamo chi dovrebbe aprire bocca dei tre) e forse non vuole fare la fine del suo predecessore. Una prece, i dottori Affinito e Spataro, come detto bravissimi cardiologi, lasciassero perdere gambe e polpacci (anche perché non se ne sono mai professionalmente occupati) per dedicarsi delle nostre coronarie, avrebbero il triplo del lavoro e contando gli inguaribili infortunati di Trigoria, con i tifosi farebbero i soldi veri.