Il talento non va bestemmiato

07/10/2009 alle 09:47.

IL ROMANISTA (G.DOTTO) - Ieri mattina mi sono svegliato juventino. Un incubo. Ho chiesto a Tommy, il mio gatto romanista, di prendermi a schiaffi. L'ha fatto. Avevo sognato che Thierry Henry, prima di diventare quel fenomeno metavirtuale che sappiamo, era passato per un anno a Torino, sponda bianconera, carcere Moggi, ed era stato scambiato per una mezza sega,se non per una sega totale.

Non vorrei, non vorremmo un giorno svegliarci con la riedizione dell'incubo in versione romanista, Jeremy Menez al posto di Henry. L'analogia di partenza è forte. Se possibile, ancora più impressionante. Al suo secondo anno a Roma, il lunatico talento della banlieu parigina numero 24, rischia una sorte peggiore e dunque migliore di quella di Henry. Bollato come mezzo giocatore, liquidato come incompiuto e magari svenduto al primo offerente tra gennaio e luglio. Il rischio è quello di ritrivarsi, da qui a un anno, a riaggiornare l'infinita enciclopedia del tafazzismo, mazzate sui genitali, magari spiando, per soffrire meglio, le sue imprese su youtube.

Dunque. Regola prima. Il talento, se c'è, non va bestemmiato. Quando un talento fallisce o si smarrisce, la responsabilità di chi ha il compito di gestirlo è sempre pesante, che sia un insegnante, un direttore o un allenatore. Forse anche per somigliarealla sua pubblicistica testaccina. Ranieri ha usato le maniere dure, con Jeremy durissime. Bene. Forse, serviva. Ma l'arte dell'educatore è quella di usare bastoni e carote, capire a chi gli uni e a chi le altre. Ranieri ha mostrato i muscoli. Ora mostri finezza di spirito.

Il suo francofono collaboratore, Damiano, ha fatto meraviglie con Faty. Ci provi anche con Henry. Ci provi soprattutto . Lui, solo lui, è l'unico che può trovare le parole giuste, e se non sono parole vanno bene anche calci, mozzichi, gomiti, per iniettargli il senso onirico della sfida. Fragli capire che, quando ti cali dentro una maglia con questi colori, puoi anche avere un piede da fata, ma dentro quella cosa che chiamano torace deve crescere la belva.