![](/IMG/AS ROMA/DIRIGENTI/BIG-rosella stadio smorfia.jpg)
GASPORT (A. CATAPANO) - Una furia. «Sono amareggiata, mi avete deluso». Parole di fuoco. «Dovete comportarvi da professionisti». Un monologo di qualche minuto. «Sembrate svogliati, deconcentrati ». Rosella Sensi si è alzata presto per andare a Trigoria e mettere al muro la squadra prima dellallenamento mattutino. Lei molto decisa, i calciatori in silenzio, nonostante i capi daccusa pesanti. «Non state dando il massimo, non capisco il perché: io mi aspetto più impegno, già contro lUdinese. Non possiamo continuare su questa strada, dovete lottare per traguardi più ambiziosi,..
Colpevoli «Indignata» la Sensi, come la stragrande maggioranza dei tifosi, cui ieri sono stati aperti i microfoni delle radio locali. Rabbia, malcontento, parole grosse, al solito fin troppo tollerate. Solo che i sostenitori giallorossi continuano a mettere questa proprietà sul banco degli imputati: anzi, per molti la Sensi ha responsabilità ben più gravi di allenatore e giocatori. A monte, prima delle confusioni di Ranieri e delle svogliatezze dei calciatori (che pure ieri sono stati messi in croce), ci sono un mercato asfittico (con zero soldi e nessun potere concessi al d.s. Pradè) e una gestione non sempre efficace della società. Lingaggio di Montali, almeno agli occhi dei tifosi, non sposterà molto, anzi temono che crei malumori interni.
Reazioni I calciatori, che hanno subito anche il faccia a faccia con Ranieri, sono rimasti in silenzio di fronte allo sfogo della Sensi, come di fronte alla presentazione di Montali, con il quale da oggi dovranno confrontarsi. Non sarà facile nemmeno per loro, erano abituati a Conti. Ma ovviamente potranno continuare a rivolgersi a lui, se ne avranno bisogno.